Verona aderisce a "Ready", la rete delle amministrazioni contro le discriminazioni di genere

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Il comune di Verona aderisce a “Ready”, Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, con una delibera approvata dal consiglio comunale giovedì 6 ottobre, con 21 voti favorevoli e 4 contrari. È stata sottoscritta la Carta d’Intenti che specifica le attività che la Rete propone di mettere in campo.

Una scelta che fino a pochi mesi fa sarebbe stata impensabile, nella città che nel 2019 ospitò il 13esimo Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF), punto di riferimento dei movimenti per la cosiddetta famiglia tradizionale, antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI. A spingere per l’adesione alla rete anti discriminazioni è la nuova giunta comunale di centrosinistra guidata da Damiano Tommasi, eletto nel giugno 2022.

La rete “Ready” nasce a Torino il 15 giugno 2006, nell’ambito del Pride nazionale, quando la Città di Torino, in collaborazione con il Comune di Roma, riunisce rappresentanti istituzionali di dodici pubbliche amministrazioni, tra Regioni ed enti locali da tutta Italia, con l’obiettivo di metterli in rete attraverso la condivisione di una Carta di untenti, il documento costitutivo che ne definisce finalità, compiti, organizzazione e impegni.

Vi aderiscono ad oggi tutti i comuni capoluogo attorno a Verona: Vicenza, Padova, Rovigo, Mantova, Brescia e Trento. Tutte le grandi città del Paese: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Genova, Bologna, Firenze e Bari. Ma anche Regioni come Toscana, Piemonte, Marche e Emilia Romagna. In tutto Vi aderiscono circa 230 tra amministrazioni e enti locali.

La rete punta a individuare, mettere a confronto e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender realizzate dalle Pubbliche amministrazioni a livello locale. Ancora, contribuire alla diffusione di buone prassi su tutto il territorio nazionale mettendo in rete e supportando le Pubbliche amministrazioni nella realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone LGBTQIA+.

Sono stati 1.678 i casi seguiti dal Sat Pink – Servizio Accoglienza Trans negli ultimi 10 anni, tra supporto psicologico, inserimento lavorativo e supporto per casi di violenza e discriminazione. Sono 421 tra rifugiati e richiedenti asilo supportati dallo sportello Pink Refugees, nato nel febbraio 2017 all’interno del Circolo Pink di Verona. Ancora, sono 259 le chiamate ricevute dal Telefono Amico nel solo 2022 ricevute da Pianeta Milk Verona LGBT* Center.

Photo by Raphael Renter on Unsplash

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