We Want You…(La strada del cibo)

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Buon giorno a tutti, questo è un post particolare, il titolo  “We Want You” dice molto del contenuto, noi vogliamo la tua partecipazione, un tuo piccolo gesto per noi è importantissimo.

Vi spiego: è da circa un anno che curo un progetto letterario-fotografico, in collaborazione con la storica-scrittrice-cuoca -amica Elisabetta Tiveron, dal nome “La Strada del Cibo”.

Per comprendere chiaramente il contenuto del progetto vi rimando alla descrizione scritta da Elisabetta nell’omonimo blog, http://www.lastradadelcibo.com (che vi invito a leggere e seguire).

Ora, di seguito, la definizione ufficiale del progetto:

La strada del cibo è il progetto di due amici (Elisabetta Tiveron, cuoca/scrittrice, e Nicola Fossella, fotografo) che amano viaggiare e raccontare storie. Storie di luoghi, persone, emozioni.

E siccome amano anche la cucina, perché non usarla come traccia da seguire?

Il cibo non è solo testimonianza di usi alimentari determinati dalla natura, dalle condizioni climatiche, dalle vicende storiche. Come dice lo scrittore e filosofo George Steiner, “nel condividere cibo e bevande, penetriamo nel cuore della nostra condizione socioculturale. Le implicazioni simboliche e materiali di quell’azione sono quasi universali: comprendono il rituale religioso, le strutture e le divisioni dei ruoli fra i sessi, il campo erotico, le complicità e gli scontri politici, le opposizioni giocose o serie nel discorso, i riti del matrimonio o del lutto.”

La strada è uno spazio aperto che invita a mettersi in cammino, a partire per il viaggio di scoperta.

E nel viaggio, il cibo diventa di volta in volta filo d’Arianna, parola-chiave, trait d’union. Mezzo per conoscere e comprendere.”

Ok questa è l’introduzione che troverete nel blog al menu “ABOUT”

Bosnia, Sarajevo, il panettiere Aljovic Bacir.

L’area geografica di interesse è quella dei paesi balcanici, abbiamo già visitato parti della Romania, Bulgaria, Bosnia, Serbia e messo a segno una piccola “toccata e fuga” in Kosovo, Montenegro e Croazia.

Siamo al 70% del lavoro, ci mancano solo, si fa per dire, due mete importanti da esplorare:il Kosovo/Albania e la Macedonia/Grecia. Due mete e quattro paesi, considerate che noi intendiamo la zona balcanica come area geografica e non politica.


Romania, città di Targoviste, mercato.

Io ed Elisabetta viaggiamo per le diroccate strade balcaniche con una piccola bianca e rumorosa panda del 1700, a vapore.

La signorina ci ha già portato e riportato a casa, inaspettatamente, ed è convinta che lo farà ancora, noi crediamo in lei, inoltre consuma davvero poco.

Per cui, viaggiamo in macchina, quando e dove possibile non frequentiamo alberghi, ma alloggiamo presso famiglie , precedentemente contattate tramite associazioni o via couchsurfing. La nostra principale fonte di notizie e di storie, oltre ovviamente e per fortuna anche di ottime ricette , sono proprio loro, le persone locali che incontriamo e con cui interagiamo. Tutto il viaggio non avrebbe senso se fosse solo un giretto turistico per i Balcani e inoltre non me la sentirei di definirlo nemmeno “viaggio”.

Bulgaria, Belogradchik, taverna Madonna Inn , la cuoca Elena.

A gennaio dovevamo lanciarci in mezzo alle tormente di neve e ghiaccio del Kosovo/Albania, ma la crisi economica mondiale ha colpito duro anche i nostri conti correnti, che sono particolarmente vuoti e desolati. All’interno si sente una strana eco, i bancari dicono che è un fenomeno riscontrato non solo nei nostri singoli salvadanai. Reputano sia dovuto ad un nuovo strano parassita di natura artificiale , costruito in qualche laboratorio segreto di qualche grossa banca che si sta diffondendo senza limite . E’ affamato e vorace di carta moneta.

Per cui siamo senza soldi. Per completare il lavoro abbiamo deciso così di lanciare una campagna di raccolta fondi tramite la piattaforma www.indiegogo.com . E’ un sito di Crowd funding dove gli utenti finanziano con piccole donazioni un progetto, reportage fotografici o giornalistici, libri, film in cambio di un premio. La raccolta ha dei tempi ben precisi, ha un inizio ed una fine.   Nel nostro caso ci siamo dati 3 mesi per raccogliere i fondi necessari, per cui abbiamo fino ad aprile compreso per fare goal. (si entra nel sito, si digita, nella sezione “search”, il nome del progetto , La Strada del Cibo, e si fa la propria offerta).

Ricapitoliamo… tu finanzi con quello che puoi, in cambio noi autori ti riconosciamo dei premi che possono variare a seconda della somma donata: si può andare dalla semplice riga di ringraziamento, alla copia del libro con firma, ad una fotografia autografata da me ( mica c’è l’hanno tutti una mia foto con autografo..) Insomma un affare..e anche un bel gesto.

Quindi vi ho detto tutto, non diamogliela vinta alla crisi e a chi c’è dietro.

Io ed Elisabetta ci proviamo.

Nicola Fossella

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