Arslan, Bugaro, Righetto e Camon a Saonara

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ArslanNovembre: si prepara un mese di grande fermento culturale a Saonara, appena fuori le porte di Padova, un paese che i padovani conoscono per i vivai e per i piatti prelibati di carne di cavallo. Ma c’è anche un’attivissima biblioteca ed un assessorato alla cultura sensibile e attento ad offrire qualità ai suoi cittadini.

Il programma di incontri – condotti da Bruna Mozzi, ideatrice della rassegna – prevede la sera del 6 novembre la presentazione del Libro di Antonia Arslan, “Il libro di Mush”; si parlerà di Armeni e del loro genocidio avvenuto nei primi anni del secolo scorso. Con la professoressa Arslan si vuole sensibilizzare il pubblico anche al tema tristemente attuale del femminicidio, di cui la scrittrice si è interessata negli anni della docenza universitaria e non solo.

Con Romolo Bugaro (“Bea vita!Crudo Nordest” e “Ragazze del Nordest”) giovedì 14 e Matteo Righetto (il 21 novembre col libro “La pelle dell’orso”) i temi sono diversi e legati alla realtà del Nordest, con osservazioni sulla società, le abitudini, gli usi e costumi della nostra gente e soprattutto delle generazioni più giovani. Bugaro racconta l’anima dei borghesi piccoli piccoli, fra i quali persino diversi rappresentanti del nuovo proletariato. Di quelli, però, che vivono dalle parti del Veneto, in un pezzo di Pianura Padana, più spesso tra Padova e Milano.

Righetto passa in apparenza dal “pulp” dichiarato dei romanzi precedenti al romanzo per ragazzi, ambientato sulle alpi bellunesi nell’anno della terribile strage del Vajont.

Si finisce con Ferdinando Camon (“La mia stirpe”, giovedì 28): è ancora la realtà veneta ad emergere, specie la crisi della civiltà contadina; Camon  nella descrizione della sua stirpe difende i valori di un passato da trasmettere alle nuove generazioni.

Il programma di incontri è indirizzato ad un pubblico di varie età, gusti e cultura: adatto ad adulti come a giovani lettori. Nei primi si vuole confermare la passione per la lettura, nei secondi suggerire nuovi orizzonti culturali o confermare un gusto.

 

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