Finta, cinica e spietata: se avete una qualifica tenetevi lontani da Londra

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(Questo post nasce come risposta ai commenti del primo intervento di Susi su Londra. Leggetelo tutto, vale la pena)

Caro Davide, caro Mario,
anche io come Orchidea penso che non tutti siamo fatti per vivere nello stesso luogo, non tutti abbiamo le stesse esigenze e non tutti vediamo le cose con gli stessi occhi e in questo caso aggiungerei un per fortuna! Non starò qui a spiegarvi che grazie a Dio non è nel settore ristorativo-alberghiero che ho bisogno di emergere per meritocrazia e che sarebbero altri i settori in cui avrei voluto dimostrare di eccellere, ma che purtroppo non mi è stata data neppure lontanamente la possibilità di provare ad avvicinarmi.

Inutile neanche stare qui a snocciolare i racconti delle mie notte insonni passate a INVENTARE cv per essere chiamata a fare un colloquio per una vacancy da semplicissima commessa. E non voglio neanche annoiarvi coi racconti delle famose 3 ore di finta prova non retribuita nei ristoranti, dove chiamano gli ingenui come me a tappare i buchi di personale per non pagare un altro “team member”.

Voglio invece dirvi che io detesto i luoghi comuni, piuttosto cerco di sfatarli e che non ho mai parlato di ingiustizia o complotti contro di me. Non è nel mio stile anzi ritengo che l’uomo sia artefice del proprio destino e che nessuno remi contro lui. Non so se ve ne siete accorti ma nel precedente post non ho mai denigrato Londra ma solo criticata e talvolta addirittura elogiata. Resto comunque convinta del fatto che se si sceglie di venire a vivere in questa città non ci si deve aspettare l’Eden, anzi, se si ha una laurea e un master e non si conosce bene l’inglese, è meglio se si va a provare in altrettante belle e autosufficienti città del Regno Unito, magari anche più vivibili. La Londra che ho conosciuto io è perfetta per chi non ha qualifiche. Chi è molto qualificato deve andare altrove.

Complimenti a entrambi per essere “riusciti” in questa giungla … avete trovato il vostro Paese delle Meraviglie. Enjoy!

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Non è difficile innamorarsi di questa città,soprattutto nei giorni di sole, e vi assicuro che ce ne sono tanti, più di quante ne possiate immaginare. Non è difficile innamorarsi di Londra se non hai niente in mano e non lasci nulla dietro alle tue spalle. Non è difficile innamorarsi di Londra se hai degli obiettivi chiari. Non difficile innamorarsi di Londra perché è perfetta, ha tutto e offre di tutto ma come ho già scritto, quanto offre tanto toglie. La sensazione di alienazione che Domenico ha provato nella sua settimana di permanenza nella città delle Olimpiadi, non è affatto sbagliata. Qui si è tutti soli e per questo si è anche tutti un po’ più matti, tristi, cinici e anche depressi.
Nonostante la sua grande storia, la sua lingua parlata da mezzo mondo e il suo ampissimo vocabolario, non riesco proprio a sentire lo spessore di questa città, ecco cos’è! Mi sembra tutto finto, tutta una recita, un villaggio dove tutti hanno imparato la loro parte a memoria e la recitano per 7 giorni alla settimana. Si comportano tutti nella stessa maniera sia a lavoro, sia nel tempo libero, sia come parlano e persino quando pensano e tacciono.
Un gran bel saggio di Enrico Franceschini -“Londra Babilonia” è il titolo, spiega bene e con numeri alla mano, quanto grande, bella e interessante sia questa città. E’ un gran bel saggio,molto interessante. Io lo lessi una delle prime settimane in cui misi piede su suolo inglese e arrivata in fondo all’ultima pagina, chiuso il libro, mi sono domandata come Franceschini potesse elogiare a tal punto questa Babilonia. Coi mesi l’ho capito e ho iniziato ad apprezzarla anch’io, ho incominciato a sentire le vibrazioni che emana Londra , con la differenza però che a me resta un gusto-non gusto in bocca, qualcosa che non ha sapore. E’ come se avessi fatto una scorpacciata di emozioni, sapori, persone, parole, gusti, odori, esperienze e alla fine in bocca non resta niente. Non mi piace questa sensazione, non è da italiano quindi ho realizzato che questa città non fa per me.

Questa popolazione non fa per me. Questo posto non fa per me. Peccato per le vibrazioni però, quelle si che fanno per me ma non si può avere tutto…. vorrà dire che tornerò a inebriarmi, in vacanza,ogni tanto, senza esagerare …..
Come Alice, penso che Londra “Mi ha dato moltissimo e sarò sempre riconoscente a questa città per le opportunità che ti regala e le emozioni che è in grado di dare” e spero di non rimpiangere mai la scelta di averla lasciata perchè un pò di paura c’è, nonostante sia forte la consapevole che questa non è la città nella quale vorrò stabilirmi a vita. Ma come dice Giada, comunque vada posso almeno dire di averci provato a vivere in questo posto! [Alice, buona ricerca del tuo Paese e spingiti a conoscere anche i luoghi che non avresti mai immaginato di visitare….non deve essere bella la città, ma le sensazioni che ti invia]
Anita, conosco bene quegli yes….. ti dico brava e consiglio di continuare il tuo percorso, anche se non sai dove ti porterà. Quando sarà il tempo di fermarti lo capirai da sola. Ascoltati!

Sono contenta che, citando Orchidea, la Vita voglia portarmi altrove, in luoghi dove farò esperienze diverse e proverò sensazioni nuove. Anche se si tratterà dell’Italia, sarà bello rivederla con questi nuovi occhi e se non sarà l’Italia, viaggerò alla ricerca del mio luogo. Con questi nuovi occhi, gli occhi vibranti di Londra.

Peace&Love to everyone

Susi

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