Gli allestimenti e le luci della Biennale di Venezia

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La Biennale di Venezia è senz’altro da molti anni una delle massime rappresentazioni di arte e design, non solo per quanto riguarda le opere esposte, ma anche rispetto agli allestimenti e alla cura di ogni singolo dettaglio. Basti pensare alle illuminazioni di design, che non solo appunto illuminano gli ambienti della Biennale, ma creano atmosfere indimenticabili, che combaciano perfettamente con le opere esposte, valorizzandole. Il che non è una sorpresa: a firmare i bellissimi allestimenti ci pensano Foscarini e Artemide, due storiche aziende made in Italy che da decenni si dedicano all’appassionata produzione di illuminazioni di design, dai pezzi più esclusivi, come quelli che allestiscono gli ambienti dell’Arsenale, a illuminazioni più semplici e quotidiane, ma non per questo meno esclusive in quanto a linee e materiali, acquistabili anche online su siti specializzati, dove è possibile reperire bellissimi prodotti per il design della casa a prezzi estremamente vantaggiosi.

biennaleMa scopriamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sull’illuminazione di design a la Biennale di Venezia 2014. Foscarini, sponsor ufficiale dell’evento ormai per il settimo anno di fila, ha rinnovato la sua collaborazione in occasione della mostra “Fundamentals”, diretta dall’architetto olandese Rem Koolhaas. Le sue illuminazioni caricano gli ambienti della Biennale di atmosfere assolutamente esclusive ed indimenticabili, generando emozioni forti, rispettando in pieno l’intento fondamentale dell’azienda, che non vuole creare solo illuminazioni, ma vere e proprie emozioni, grazie a un dialogo tra illuminazione, tecnologia, design, arte, cultura e architettura e seguendo il motto “Tutto è progetto”. E in qualche modo non c’è da stupirsi che riesca a sposare così bene le intenzioni della Biennale: nata anch’essa a Venezia nel 1981, Foscarini mette la creatività, la passione e l’innovazione al primo posto, riuscendo a raggiungere quei picchi di suggestione che rendono gli spazi incantati, ma senza mai trascurare l’eleganza, lo stile, la contemporaneità e senza mai dimenticarsi la tradizione, a cui l’Italia è molto legata, soprattutto in città così antiche come Venezia.

Così, Foscarini illumina con stile e magia non solo gli spazi espositivi dell’Arsenale, ma anche i Giardini e il bookshop dell’arsenale Foscarini, all’interno del quale presenterà l’inedita mostra fotografica Monumental, curata da Designwork e firmata Massimo Gardone. Gli scatti sono dedicati proprio all’azienda Foscarini, offrendo particolari prospettive sulle sue illuminazioni e gigantografie che mettono in risalto le linee dei suoi design. Non da meno solo le istallazioni luminose firmate Artemide, realizzate per il Padiglione Italia in occasione di questa Biennale biennale22014, di cui è main sponsor. Anche Artemide è da sempre molto attenta all’innovazione e alla creatività, collaborando con l’architetto Cino Zucchi per l’istallazione dei suoi nuovi sistemi di illuminazione in occasione di questa Mostra Internazionale di Architettura. Ma questa non è la prima volta che Artemide collabora con importanti architetti italiani e internazionali. È infatti sin dalla sua nascita, negli anni ’60, che l’azienda si mette in gioco, dimostrando di essere sempre pronta a quelle che sono le innovazioni nell’ambito di luce e design. Ecco perché per l’azienda è un vero onore, come dichiara il fondatore e presidente Ernesto Gismondi, essere stati chiamati per collaborare con la Biennale di Venezia.

Anche qui, dunque, le luci si fanno emozioni e l’innovazione si fonde con il gusto e lo stile, creando atmosfere assolutamente suggestive, che valorizzano le opere esposte, senza però sembrare banali. Molto importante per Artemide è anche che le sue illuminazioni siano sostenibili e di lunga durata. L’azienda studia quindi con attenzione gli ambienti o il paesaggio con cui le illuminazioni devono entrare in relazione e, dunque, tiene sempre bene a mente il necessario equilibrio che va ricercato quando uomo e ambiente entrano in contatto.

 

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