"Abbandoni", lo spazio di scarto come risorsa alle Giornate internazionali di studio sul paesaggio

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Abbandoni. Il paesaggio e la pienezza del vuoto è il tema della diciottesima edizione delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio promosse dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche. L’evento a cura di Luigi Latini (presidente del Comitato scientifico) e Simonetta Zanon (progetti paesaggio) si svolgerà online venerdì 18, giovedì 24 e venerdì 25 febbraio 2022, con un incontro extra in programma venerdì 11 marzo alle ore 18.

Il tema dell’abbandono dei luoghi di lavoro e degli spazi di vita – dal mondo rurale alla montagna, dagli spazi minimi dell’abitare ai grandi complessi industriali – è da tempo al centro di ogni discussione sul futuro del nostro mondo e all’origine di una vitalità progettuale che, anche nel campo del paesaggio, sta generando nuovi metodi di lavoro e mentalità operative.

Tra memoria e sospensione

Lo sguardo sulle forme attuali di abbandono necessita, infatti, di un approfondimento che la cultura del paesaggio e del giardino può affinare con una attitudine e una strumentazione che guarda a questa condizione come valore in sé, e condizione di crescita, immaginando ogni azione non come misura riparatoria, ma prezioso esercizio di coesistenza.

I luoghi dell’abbandono non sono dunque, soltanto, il teatro della memoria o lo spazio in attesa di processi di sostituzione, e le giornate di studio intendono aprire una discussione su come la condizione di sospensione o di rifiuto possa generare una “natura dell’abbandono” che lo sguardo paesaggistico, con la complicità di molti altri contributi, è capace di cogliere e “coltivare” in chiave fattiva e condivisa.

Foreste, borghi e spazi urbani abbandonati

Nello spazio di tre sessioni, che coinvolgeranno studiosi, esperti e professionisti di diverse discipline, saranno messi a confronto e discussi contributi che si muovono, il primo giorno, in ambiti diversi come quello dell’abbandono della montagna, delle foreste, della campagna coltivata, dei borghi, affrontati da sguardi plurali come quello geografico, antropologico o paesaggistico, agronomico e forestale.

I temi dell’evoluzione del paesaggio urbano contemporaneo e del destino degli spazi dedicati al “loisir”, che hanno visto l’abbandono di grandi strutture dedicate al tempo libero, saranno invece al centro della seconda e terza sessione del convegno. Anche quest’anno, un contributo alla riflessione sarà affidato alle suggestioni del linguaggio del cinema, a cominciare dal cortometraggio Corrispondenze, prodotto in occasione delle giornate.

Il programma delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio

Venerdì 18 febbraio 2022 ore 15-19

Sguardi diversi sui luoghi abbandonati

Corrispondenze, un cortometraggio di Marco Zuin e Alessandro Padovani realizzato in occasione delle giornate di studio 2022

Antropologia del terzo paesaggio con Nadia Breda, docente di Antropologia culturale, Università di Firenze

La soddisfazione dell’abbandono con Michela De Poli, architetto paesaggista, MADE associati, Treviso

Paesaggi non intenzionali con Matthew Gandy, docente di Geografia culturale e storica, University of Cambridge

Integrazione o segregazione negli usi delle terre e nei paesaggi? con Marco Marchetti, docente di Ecologia e Pianificazione delle risorse forestali, Università del Molise

Montagne di mezzo: prendere le misure dell’abbandono con Mauro Varotto, docente di Geografia e Geografia culturale, Università degli Studi di Padova

Bianco, grigio, verde – paesaggi alpini in morfosi con Günther Vogt, Vogt Landschaftsarchitekten, Zurigo-Londra-Berlino-Parigi

Spaesati. Luoghi dell’Italia in abbandono tra memoria e futuro con Antonella Tarpino, storica e saggista, Fondazione Nuto Revelli, dialoga con Daniele Ferrazza, giornalista gruppo editoriale Gedi

Giovedì 24 febbraio 2022 ore 16.30-19

Paesaggi urbani

Dall’incolto: ripensare il paesaggio urbano con Jill Desimini, docente di Architettura del paesaggio, Harvard Graduate School of Design

Abbandono con cura di Pablo Georgieff, Coloco, Parigi, e Lorenzo Romito, Stalker, Roma

Isole. Paesaggi dello scarto e nuove terre con Sara Marini, docente di Composizione architettonica e urbana, Università Iuav, Venezia

a seguire proiezione in streaming del film Stalker di Andrej Tarkovskij (URSS, 1979, 161’)

Venerdì 25 febbraio 2022 ore 16.30-19

Paesaggi del loisir

L’abbandono: un compito per l’arte e il paesaggismo con Katja Aßmann, direttrice artistica Spreepark, GrünBerlin, Berlino

Dolomiti Contemporanee con Gianluca D’Incà Levis, fondatore di Dolomiti Contemporanee, direttore di Spazio di Casso al Vajont

Regimi di cura e abbandono con Martì Franch, architetto paesaggista, EMF paisatge, Girona

Memoria, topofilia, conflitto e trasformazione urbana: gli stadi calcistici “abbandonati” con Fabio Salomoni, sociologo, Dipartimento di Lingue straniere, Koç University, Istanbul

Extra – Venerdì 11 marzo 2022 ore 18

Chernobyl Herbarium. La vita dopo il disastro nucleare, conversazione con Anaïs Tondeur, artista visuale

Iscrizioni

Le giornate di studio si svolgeranno online, sulla piattaforma Zoom, con traduzione simultanea italiano/inglese. È richiesta l’iscrizione attraverso il link che, con tutte le informazioni utili, sarà pubblicato nei canali social e nel sito della Fondazione, entro la fine di gennaio.

Foto di copertina: il Vajont, visto dal Nuovo Spazio di Casso (ex Scuola elementare) lanciato da Dolomiti Contemporanee nel 2012 (Foto Archivio Dolomiti Contemporane)
Foto nella gallery:
Giardino realizzato da Coloco in un lotto abbandonato del quartiere modernista di edilizia sociale ZEN II a Palermo, in collaborazione con una vasta rete di residenti e associazioni, nell’ambito di Manifesta 12 (foto Coloco, tratte dal sito coloco.org)
Il giardino del Terzo paesaggio realizzato da Coloco nella ex base sottomarina di Saint Nazaire (foto Coloco, tratte dal sito coloco.org)
Dolomiti Contemporanee, Progettoborca. Capanna laboratorio per artisti, nella Colonia dell’ex Villaggio Eni di Corte (Foto Giacomo De Donà)
Spreepark, Berlino (foto di Luigi Latini)
Veduta aerea dell’area dell’ex polveriera di Volpago del Montello (Treviso)

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