Talenti e natura, l'Alto Adige «non convenzionale» in mostra a Milano

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«Il futuro dell’Alto Adige è anche il mio». «South Tyrol’s future is also my future». «Die Zukunft Südtirols ist auch die meine». Tre le lingue, otto le storie e centinaia i doni con cui l’Alto Adige si racconta, si mette in mostra – letteralmente – a Milano, nella Dream Factory Gallery di Corso Garibaldi 117, dal 10 al 23 dicembre 2018. L’occasione è l’esposizione fotografica Talents – «Come and take a piece of us», firmata da Tarin Gartner e Malou Reedorf e sostenuta da IDM Südtirol – Alto Adige.

Dare voce a chi è altoatesino per nascita e a chi lo è diventato nel tempo, questo l’obiettivo della ricerca artistica delle due fotografe. «L’arte provoca sempre una reazione in chi la riceve – dichiara l’ideatrice del concept Tarin Gartner -, noi vogliamo stuzzicare la curiosità di chi ancora non conosce l’Alto Adige, presentando il territorio attraverso le parole, i messaggi, i volti di chi lo vive quotidianamente».

DSC_0644«Quando ci si trasferisce, ci si mette in gioco completamente – afferma la fotografa Malou Reedorf -. Dall’incontro con la cultura del luogo che ci ospita traiamo nuovi stimoli e suggestioni che entrano a far parte di noi. Dall’unione di più elementi nasce qualcosa di unico e irripetibile. Esattamente ciò che abbiamo inteso rappresentare con la tecnica utilizzata per le foto: chi arriva in Alto Adige, territorio multiculturale e plurilingue, diventa una persona nuova, pur non rinunciando mai ad essere se stesso».

La mostra si articola in due rami, «Talents» e «Come and take a piece of us», il primo dei quali racconta – attraverso un collage fotografico realizzato con la tecnica fotografica delle double exposure – le storie di otto talenti approdati in Alto Adige. Ogni immagine – in cui si intrecciano volti, paesaggi, frammenti di architettura urbana e attimi di vita in generale – è accompagnata da una frase che esprime la passione che ogni singolo talento nutre per la terra che lo ospita. La parola chiave del secondo ramo è invece il dono, «espressione dello spirito di apertura e condivisione che si respira in questa magica provincia». Cassette di legno, di quelle che si utilizzano per la frutta, contengono oggetti che centinaia di altoatesini hanno scelto per farsi conoscere da chi, in quella stessa terra, è invece arrivato, tutti rigorosamente incartati in carta di mela, simbolo del cuore green della provincia. Quel che ne esce fuori è una sorta di «bucket list» altoatesina, composta da messaggi, consigli, suggerimenti. E ogni visitatore dell’esposizione potrà poi portare con sé uno di questi doni, leggendolo come il regalo che gli «insider» fanno agli «outsider».ChiaraArtlow

«La mostra nasce per il desiderio di far conoscere l’Alto Adige in maniera non convenzionale» commenta Petra Seppi, responsabile del reparto Business Location di IDM Südtirol – Alto Adige. «Parliamo di un territorio cerniera che ha da sempre cucito il Nord con il Sud dell’Europa e che oggi più che mai rappresenta un luogo multiculturale, in cui innovazione e tradizione si contaminano vicendevolmente, creando l’hub perfetto per far crescere aspirazioni professionali e di vita».

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