Amman: una tranquilla (mica tanto) giornata di Ramadan

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Il ramadan è un mese sacro per la religione musulmana. E’ un mese dove ci si astiene, per un determinato periodo durante  la giornata, dal nutrimento fisico e ci si focalizza sul nutrimento dello spirito tramite: la preghiera,  la meditazione, aiutando gli altri, facendo beneficienza, moderando il linguaggio, ecc.  E’ un mese di pazienza, di digiuno, di riflessione sulle azioni compiute durante l’anno, di perdono e di controllo dello spirito. Un mese in cui, però, sin dal primo giorno del digiuno, la gente sembra perdere l’obiettivo principale di questo sacrificio, entrando piuttosto in una dimensione di “Gran bazar” o di “Odissea dei grandi banchetti “. E’ proprio qui che vi voglio trasportare oggi, con questo mio articolo.

Immaginate, dunque, di essere nel down-town (centro) di Amman qualche ora prima del tramonto e lasciatevi trasportare da suoni, profumi ed immagini del momento.

Giordania – Una classica giornata di Ramadan (prima del tramonto)

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Rumori di clacson, taxi che ti sfrecciano accanto come dei missili e bus pieni zeppi di persone di ogni età. Musica ad alto volume che ti stordisce, che però si interrompe alla chiamata dei muezzin e cellulari dalle suonerie bizzarre che squillano ad ogni istante ..

Cascate di banane appese ovunque e colorati e fruttuosi banchetti di ogni fantasiosa bontà immaginabile per qualsiasi palato.

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Ad ogni angolo potete sentire i venditori dei banchetti urlare “Moz b nos Lera”, “lera, lera kol lei b Lera” e le donne riunite tutt’intorno inferocite ed impegnate nello sfoggiare le loro migliori doti di contrattazione. Bambini che in mezzo a tutto questo caos trovano sempre tempo per saltare e giocare o al contrario rimanere semplicemente fermi immobili come dei soldatini accanto alle loro madri,  in mezzo a questo souk affollato e disordinato.

Mentre camminate per le vie del souk verrete ammagliati dai manichini, anche loro  complici di questo gran bazar,   addobbati con abiti fastosi e fantasiosi;  un abile trucco per far cadere la clientela nella rete del negoziante.

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Ad ogni incrocio stradale il maestro poliziotto dirige orgogliosamente la sua grande sinfonia stradale e autisti di carrelli impazziti sfidano le strade come fossero in un magnifico luna-park.

Fiumi di spremute e frullati di ogni tipo: “Canna da zucchero”, “Qamar el Din”, “tamarindo”, “melograno” e “limone” che formano ad ogni chioschetto delle grandi cascate sono solo alcuni dei sapori che placano la sete pazza al momento del Iftar.

L’atmosfera è sommersa dai profumi caldi dei gatayef appena fatti, datteri e dolci di tutti i tipi; il fornaio sforna chili e chili di khobez formando alte torri monumentali. Passanti che camminano in maniera frenetica,  con le mani pieni di sacchi della spesa pieni di ogni ben di Dio. Tutti in fretta, tutti in giro , come sciami di api che volteggiano sopra le loro arnie e in mezzo a tutto questo caos mi meraviglio e chiedo, come fa quest’uomo a  trovare il silenzio per fare un pisolino in tutta tranquillità?

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Fatima Abbadi

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