La biblioteca di Bassano mette online tutti i manoscritti di Antonio Canova

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Antonio Canova non avrà più segreti: i manoscritti dello scultore simbolo dell’arte neoclassica sono ora disponibili online grazie a un progetto di digitalizzazione portato avanto dalla Biblitoteca civica di Bassano del Grappa. L’intero Fondo Manoscritti di Canova, patrimonio della biblioteca, è liberamente consultabile sul sito archiviocanova.medialibrary.it.

Dagli incontri con Napoleone alle lezioni di inglese

Un anno di lavoro e tecnologie d’avanguardia consentono a chiunque, nel mondo, di visionare, ad alta definizione e nella perfetta cromia originale, le oltre 40 mila pagine dei 6658 diversi documenti manoscritti del Fondo Canoviano: lettere, innanzitutto, ma anche diari di viaggio, appunti, riconoscimenti e diplomi, persino un prezzario delle opere e il quaderno su cui l’artista appuntò le sue lezioni di inglese. Poi i sonetti, che gli estimatori gli facevano pervenire quale segno della loro ammirazione, appunti, testimonianze in prima persona degli incontri con le maggiori personalità del tempo, Napoleone in primis. Il tutto suddiviso per temi e aree.

Il Fondo dei manoscritti di Canova giunse a Bassano grazie Giovanni Battista Sartori Canova, fratellastro dello scultore, tra il 1852 e il 1857, assieme agli album dei disegni, alla racconta di incisioni in volume e a gran parte della biblioteca personale dell’artista per la parte di “belle arti”.

Il salone Antonio Canova al Museo civico di Bassano

Una delle sale più importanti del Museo civico di Bassano del Grappa è legata al nome di Antonio Canova ed accoglie le opere del grande scultore, donate al museo dal fratellastro Monsignor Giambattista Sartori Canova e da Pietro Stecchini. Nella sala sono esposte 23 composizioni pittoriche a monocromo su tela, due terrecotte di piccole dimensioni — il bozzetto per lo studio della Maddalena Penitente del 1793-1794 e quello delle Tre Grazie del 1812 — il bronzo della Testa di Medusa (1799-1800), il dipinto Ercole che saetta i figli (1798) e 60 gessi tra cui busti e sculture (comprese quelle parzialmente o considerevolmente distrutte durante il bombardamento dell’aprile 1945).

Il patrimonio si completa con 10 album da disegno di grande formato e 8 taccuini di dimensioni più contenute per un totale di 1890 fogli di straordinario valore artistico. A questo corpus si aggiungono 346 incisioni tratte dai disegni dello scultore.

Photo: Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, by Matteo Maretto on Unsplash

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