Dorsoduro Museum Mile, il miglio dell'arte di Venezia torna nel 2022

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Gallerie dell’Accademia, Galleria di Palazzo Cini, Collezione Peggy Guggenheim e Punta della Dogana, Collection Pinault: quattro musei veneziani si alleano per proporre iniziative comuni e sconti ai visitatori. È stato rinnovato l’accordo del Dorsoduro Museum Mile, la collaborazione tra quattro istituzioni culturali che si trovano lungo “il miglio dell’arte” nel Sestiere veneziano di Dorsoduro. L’iniziativa, ideata nel 2015 e rilanciata nel corso del 2020, offre uno straordinario percorso culturale attraverso otto secoli di arte nel sestiere di Dorsoduro.

Tra Canal Grande e Giudecca

Riduzioni, progetti comuni, campagne social sono alcune delle attività che hanno visto collaborare i quattro musei in questi ultimi due anni sostenendo e sviluppando iniziative integrate rivolte ad avvicinare il pubblico alla storia dell’arte fino alle recenti sperimentazioni contemporanee, in un circuito lungo poco più di un miglio tra il Canal Grande e il canale della Giudecca, facendolo viaggiare lungo otto secoli di storia dell’arte mondiale: dai capolavori della pittura veneziana medievale e rinascimentale delle Gallerie dell’Accademia, ai protagonisti della scena dell’arte attuale esposti a Punta della Dogana, passando per le storiche case-museo di Vittorio Cini e di Peggy Guggenheim, che ospitano le collezioni di questi grandi mecenati.

Dorsoduro Museum Mile, le mostre del 2022

I visitatori potranno visitare con tariffa ridotta le grandi mostre in programma nel 2022: “Anish Kapoor” alle Gallerie dell’Accademia (dal 20 aprile), “Joseph Beuys. Finamente Articolato” a Palazzo Cini (a partire dal 20 aprile), alla Collezione Peggy Guggenheim la mostra “Surrealismo e magia. La modernità incantata” (dal 9 aprile) e a Palazzo Grassi – Punta della Dogana la mostra di Marlene Dumas “open end” (dal 27 marzo) e “Bruce Nauman. Contrapposto Studies” (fino al 27 aprile).

Sconti per i turisti

Una speciale scontistica a beneficio dei visitatori di ognuno dei musei del circuito permette di avere accesso alle sedi a tariffe ridotte semplicemente esibendo un biglietto a pagamento di una delle istituzioni coinvolte nel progetto. Ovvero, chi compra il biglietto in uno dei Musei di Dorsoduro o possiede la Membership Card di una delle Istituzioni partner godrà di una speciale riduzione sull’acquisto del titolo di accesso: da 16 € a 14 € alla Collezione Peggy Guggenheim, da 15 € a 12 € a Punta della Dogana, incluso Palazzo Grassi, da 10 € a 7 € alla Galleria di Palazzo Cini a San Vio, da 12 € a 9 € alle Gallerie dell’Accademia. Per godere della tariffa agevolata è necessario esibire in biglietteria un titolo di accesso valido.

Dopo la campagna congiunta che il Dorsoduro Museum Mile ha dedicato alle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia, con un progetto social che ha invitato a scoprire il miglio dell’arte attraverso 5 guide inedite, pubblicate sui rispettivi canali Instagram e curate dalle quattro istituzioni con il contributo attivo del pubblico digitale, nuovi progetti e attività animeranno il Dorsoduro Museum Mile anche nel 2022. Per conoscere le attività basterà seguire i siti web e i canali digitali delle quattro istituzioni e gli hashtags #walkthemile #DorsoduroMuseumMile e #DDMM.

«Il rilancio del Dorsoduro Museum Mile, oggi più che mai, si fonda su forme di collaborazione tra prestigiose e importanti realtà, unite nel comune intento di guardare insieme al futuro, senza dimenticare la memoria e la valorizzazione del passato, per offrire al pubblico una proposta culturale di elevata qualità – spiega Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia –. In questa prospettiva il ricco programma espositivo della prossima primavera presentato dalle quattro istituzioni è un segnale forte e concreto della ripartenza del sistema arte a Venezia e nel nostro Paese, che verrà arricchito ulteriormente da forme di collaborazione e strategie di comunicazione condivise nel segno di una proficua sinergia».

«La pluralità di orizzonti compresi nel percorso del Dorsoduro Museum Mile – sottolinea il direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini Luca Massimo Barbero – è stata sin dall’inizio il motivo della sua ideazione. Pensare di attraversare il “tempo della storia dell’arte” in modo cosi completo, dal Medioevo alla più viva contemporaneità, fa di questo percorso ricchissimo e distribuito su un segmento di Dorsoduro cosi denso, un’occasione irripetibile in altre città. Viaggiare attraverso l’arte è una forma straordinaria per arricchire il pensiero e tornare a vedere le opere finalmente “dal vivo”».

«Fin dalla sua nascita, nel 2015, il progetto del Dorsoduro Museum Mile ha coinvolto in modo sinergico quattro storiche realtà museali cittadine in un ideale viaggio che unisce i tesori dell’antico ai capolavori del contemporaneo, passando per i grandi maestri dell’arte moderna. Sono felice che dopo la sua “rinascita” nel 2021, il progetto possa proseguire anche nel corso del 2022 – dichiara Karole P. B. Vail, direttrice della Collezione Peggy Guggenheim –. Inoltre quest’anno il nostro cammino corale lungo il miglio dell’arte sarà impreziosito da quattro grandi mostre, che accompagneranno il pubblico alla scoperta di alcuni dei massimi protagonisti dell’arte del XX e XXI secolo e delle loro opere».

«Abbiamo rilanciato Dorsoduro Museum Mile – aggiunge Bruno Racine, Direttore e Amministratore Delegato di Palazzo Grassi – Punta della Dogana –. In un momento di difficile congiuntura per i musei e in particolare per Venezia con la precisa volontà di offrire nuove opportunità per i visitatori. Non ci unisce solo “un miglio” ma anche la necessità di agire in modo collettivo, ancor più oggi e nel futuro. Poter offrire al pubblico la possibilità di ripercorrere la storia dell’arte attraverso le collezioni di istituzioni pubbliche e private che, insieme, rappresentano una proposta culturale di alto livello in una delle aree più suggestive della città di Venezia è un’occasione preziosa di crescita per tutta la comunità».

Foto: Punta della dogana, CC BY 2.0, via Wikipedia

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