Le false prime pagine de Il Male e Frigidaire in mostra a Schio

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In occasione del festival Lane Rosse al Circolo Operaio di Magrè a Schio, lo studio artistico Casa Capra inaugura una mostra dedicata alle false prime pagine, realizzate tra il 1978 e il 1991, della rivista satirica Il Male e di Frigidaire. La mostra, a cura di Piero Casentini e Saverio Bonato, con la collaborazione di Vincenzo Sparagna e Frigolandia, sarà inaugurata il 9 marzo e durerà fino al 9 aprile 2023, con evento di apertura fissato a sabato 11 marzo alle ore 17.30 (via Giambellino 16, Magrè).

Ad accompagnare la mostra vi sono due video, uno realizzato da Iuter e Notext che ripercorre la storia di Frigolandia mentra un secondo è un estratto dal documentario Saving Frigolandia in fase di realizzazione da parte di un gruppo di studenti dell’Accademia del Cinema di Lucca: Rocco Zaupa, Alessandro Motta e Giacomo Martini (qui il link alla raccolta fondi del progetto).

Esporre oggi a distanza di quarant’anni le false prime pagine del Il Male – spiegano gli organizzatori – significa riflettere sui concetti di vero, falso e verosimile alla luce del ruolo assunto dall’informazione e dalla comunicazione negli ultimi anni tra fake news, censura e propaganda.

La satira de Il Male si è sempre mossa sul sottile confine che divide il falso dal vero, del resto, raccontare la cronaca esagerandola o inventandosi di sana pianta alcuni particolari è da sempre l’ossigeno per qualsiasi forma di satira. Il Male riuscì a camuffare il falso così bene da rendere l’incredibile più vero della realtà stessa.

I celebri “falsi” de Il Male

L’idea dei “falsi” venne a un grafico, Marcello Borsetti: fu sua l’intuizione di mandare in edicola il Male camuffato così bene da sembrare un vero e proprio quotidiano. E così si poteva trovare in edicola il Corriere della Sera che annunciava uno sbarco di extraterrestri avvenuto la notte precedente o leggere sul Corriere dello Sport che i mondiali di calcio del ‘78 erano stati annullati proprio all’indomani dell’eliminazione della nazionale italiana di Bearzot da parte degli olandesi in semifinale. L’effetto di questa trovata mediatica fu dirompente perché i ‘falsi” del Male riproducevano in maniera perfetta i quotidiani italiani e le notizie che venivano riportate erano la fotografia distorta di qualcosa che sarebbe veramente potuto accadere o che molti si auguravano potesse succedere.

La campagna per salvare Frigolandia

La mostra nasce anche per raccontare e difendere la situazione attuale del Parco di Frigolandia, a rischio di sgombero da qualche anno. Frigolandia è un parco a Giano dell’Umbria con un’ampiezza di circa due ettari che ospita tre edifici che ospitano la redazione e il Museo dell’Arte Maivista di Frigidaire, gli alloggi per i soggiorni dei Cittadini di Frigolandia (la Casa degli Oblò e la Casa Rosada) e il “Teatro Naturale di Oklahoma” all’interno di un bosco di conifere, pini, abeti, faggi, cipressi, tigli, e querce dove crescono spontaneamente anche funghi e asparagi.

Citando la sua costituzione La Repubblica di Frigolandia è una libera unione di uomini, donne, bambini, animali, piante e minerali fondata sulla fantasia. Sono principi costitutivi della Repubblica: la pacifica e solidale convivenza umana, il rispetto per la terra e per ogni essere vivente, il rifiuto di qualunque tipo di intolleranza culturale, sociale, etnica o religiosa.

Ingresso libero

Orari:
giovedì 9 e venerdì 10 marzo: dalle ore 17.30 alle 21
sabato 11 e domenica12 marzo: dalle 15 alle 20
o su appuntamento chiamando il +39 3456311858

Foto di copertina: parte dell’allestimento della mostra a Casa Capra

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