Forest bathing, dagli alberi la cura detox per corpo e spirito

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Forest bathing, un “bagno” di natura per disintossicarsi dalla frenesia della vita quotidiana. Un’esperienza nel verde in luoghi incantati dove il silenzio rigenera e protegge. Ma anche un trend emergente a cavallo tra benessere e turismo slow. La pratica – importata dal Giappone, dove viene chiamata Shinrin-yoku – consiste nell’immergersi nella foresta e trarne beneficio semplicemente respirando e passeggiando tra gli alberi. Ma anche da vivere col tatto, toccando la corteccia degli alberi o addirittura abbracciando il tronco, cercando di percepirne la superficie e di “assorbirne” l’energia.

Nel paese del Sol Levante è ormai considerato uno dei capisaldi della medicina preventiva: una full immersion nella vegetazione del bosco fa registrare miglioramenti in diversi ambiti fisiologici: si abbassano i livelli di cortisolo e l’ormone dello stress, diminuisce la frequenza cardiaca, così come scendono la pressione arteriosa e i livelli di zucchero nel sangue; si riduce inoltre il rischio di ammalarsi di depressione, si placano gli stati di collera e migliora addirittura la creatività.

Un’attività capace dunque di disintossicare a livello fisico e mentale grazie ai numerosi benefici che alberi e piante hanno sul sistema nervoso umano. Ma dove è possibile praticarlo?

Forest bathing in Trentino Alto Adige

In Trentino Alto Adige il luogo più adatto per praticare il Forest Bathing è il “Parco del respiro”, tra le faggete di Fai della Paganella, che si affacciano sulla valle dell’Adige. La faggeta, detta anche “madre delle foreste”, ricca di sottobosco (dai ciclamini ai funghi) è la più indicata per questa pratica perché contiene una concentrazione molto elevata di monoterpeni e fitoncidi, sostanze aromatiche ed olii essenziali rilasciati dalle foglie e dal legno dei faggi dalle proprietà antiossidanti e immunitarie. Ecco perché camminando in questo bosco per almeno due ore, respirando profondamente i suoi aromi, si può raggiungere una piacevole sensazione di pace e tranquillità.

A Fai della Paganella sono presenti quattro facili sentieri tematici, con percorsi e durate per tutti in base al tempo a disposizione: Il Sentiero dell’Otto, il Sentiero dei Belvedere, il sentiero del Popolo dei Reti e Acqua e Faggi.

Cortina e le valli del Natisone

Anche in Veneto è possibile dedicarsi ad un “bagno” tra i boschi. Dal 4 luglio la nuova cabinovia Tofana – Freccia nel Cielo riparte per una stagione estiva dedicata al turismo slow e al gusto. Dal centro di Cortina d’Ampezzo si arriva a Col Druscié, che si trova 1.778 metri, in soli 8 minuti. Qui il paesaggio è ideale per rientrare in contatto con la natura: l’iniziativa di Forest Bathing prevede un pomeriggio di immersione nel verde abbracciando un albero e cercando di percepirne la linfa vitale, per concludere con una speciale cena a Col Druscié.

In Friuli Venezia Giulia è possibile invece dedicarsi a questa attività nelle Valli del Natisone, in provincia di Udine, prima stazione di forest therapy in Italia: anche qui non manca l’offerta di percorsi su misura adatti a tutti.

 

Andrea Fasulo

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