Francesco Montagner vince a Locarno con il doc Brotherhood, storia di adolescenza e fondamentalismo

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Il film Brotherhood del regista trevigiano Francesco Montagner è stato premiato con il Pardo d’oro per il Concorso Cineasti del presente alla 74esima edizione del Locarno Film Festival. Il premio è dedicato alle opere prime o seconde, principalmente in prima mondiale, dirette da talenti emergenti da tutto il mondo. Brotherhood (Repubblica Ceca/Italia, 2021, 97′) è un documentario che racconta la vicenda di una famiglia di pastori in Bosnia Erzegovina, e in particolare di tre fratelli.

(c) Locarno Film Festival

L’adolescenza dei fratelli Jabir, Usama e Useir è resa incerta e complicata dall’arresto del padre Ibrahim, fondamentalista islamico reo di essere andato in Siria a reclutare combattenti. L’uomo è condannato a una pena di due anni, un periodo nel quale i tre dovranno cavarsela da soli, studiando, guadagnando e badando alle pecore. Non è facile per loro crescere da soli, senza il  pugno di ferro di un padre che ne sorveglia ogni mossa. Jabir, Usama e Useir per la prima volta si fanno domande su futuro, fede e identità. Il film è prodotto da Nutprodukce e coprodotto da Nefertiti Film, RAI Cinema.

Francesco Montagner è nato nel 1989 a Monastier di Treviso e dal 2013 vive a Praga, dove studia regia per documentari all’accademia di cinema FAMU. Il suo primo documentario Animata resistenza (2014) è stato presentato alla 71a Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, dove è stato insignito del Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema.

Di seguito, l’intervista a Francesco Montagner realizzata durante il Locarno Film Festival.

Photo Credits:
Premiazione di Francesco Montagner © FOTOPEDRAZZINI.CH
Immagine dal film Brotherhood © Locarno Film Festival

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