Il 46mo compleanno di Singapore (la nascita)

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Il 9 Agosto 2011 la Repubblica di Singapore ha compiuto 46 anni. Quanti cambiamenti incredibili sono accaduti dalla sua nascita ad oggi! Ritracciare brevemente le circostanze che hanno portato alla sua esistenza ci aiuterà ad apprezzare la forza uno Stato che, in pochi anni, si è scrollato di dosso una condizione di Terzo Mondo evolvendosi continuamente fino ad essere un Paese ultramoderno, in alcuni aspetti essenziali più efficente dell’Italia. Qual è stato il segreto di questo successo? Ci sono alcune lezioni che possiamo trarre da questa storia e replicare da noi, in Italia? Singapore, non molti lo sanno, si è resa indipendente dalla Federazione Malesiana, non dal Regno Unito. Come e perche’ cio’ e’ accaduto? Facciamo qualche passo indietro nel tempo.

All’inizio degli anni Sessanta si è in piena guerra fredda. In Asia il ricordo dell’occupazione giapponese di quindici anni prima, quando l’aspettativa media di vita era sui 45 anni, è ancora vivo. Da un lato i Giapponesi hanno sconfitto tutti i vecchi padroni coloniali, inglesi, francesi, olandesi e portoghesi, mostrando che gli Europei non sono invincibili come si erano sempre dichiarati, ne’ superiori, ed eliminando le strutture feudali che servivano da sostegno al colonialismo, dall’altro il ritorno dei vecchi padroni a seconda guerra mondiale finita ha lasciato scontente ed insoddisfatte le popolazioni locali. Sconfitto il Giappone imperiale, l’economia post bellica è a pezzi. Non c’è lavoro e scarseggia il cibo mentre le risorse naturali vengono comunque inviate in Europa o verso gli Stati Uniti. In questo contesto di insicurezza ed insoddisfazione due altri Paesi con un’ideologia totalmente diversa si dichiarano nuovi fari di liberta’ contro il colonialismo: l’Unione Sovietica e la Cina Comunista. I Paesi colonialisti, timorosi di perdere buoni affari, gridano allo “spettro del Comunismo” e al “Pericolo Rosso” mobilitando un forte impegno armato e la cooperazione di tutte le forze reazionarie. Si ha la guerra del Vietnam; in Malaysia i proprietari delle piantagioni di albero della gomma, temendo che le assicurazioni Lloyd non avrebbero pagato i danni se ci fosse stato uno stato di guerra dichiarato, denominarono il conflitto in atto “L’Emergenza”. La societa’ della penisola Malese era cambiata moltissimo a causa del colonialismo. Gli Inglesi avevano portato come “lavoratori extracomunitari” sia molti Cinesi delle regioni costiere meridionali piagate da secoli da povertà, fame e sovrapopolazione, che parecchi Indiani, deportati ai lavori forzati. A seguito di queste categorie poco fortunate erano poi arrivati i professionisti ad occuparsi delle professioni necessarie e della vita religiosa. Stagno, lattice, legname pregiato della foresta pluviale ed altre materie prime avevano consentito a non pochi di fare una fortuna e Singapore, pur senza materie prime, era il porto di collegamento con il resto del mondo.

I Malesi, gli abitanti originari, si sono quindi trovati in poco piu’ di cento anni a convivere fianco a fianco con altre culture che avevano stili di vita e motivazioni molto diverse dalla loro. Generalmente i Malesi appartenevano ad una cultura feudale dove un signore feudale investito anche di poteri religiosi, il sultano, e la sua corte governano parassiticamente una società di contadini e pescatori che vive fuori dal palazzo. Non stupisce infatti che l’ideale bucolico di vita della cultura malese sia il “kampong”, o villaggio, senza grandi espressioni urbane. Le professioni liberali ed il commercio erano di solito esercitati, quando c’erano, da stranieri, in particolare Cinesi o Indiani residenti nella loro “Chinatown” o “Little India”. Gli Inglesi si erano appoggiati a questo tipo di nobiltà feudale per imporre il loro dominio coloniale, favorendo un pretendente al trono al posto di un altro in cambio delle facilitazioni ad insediarsi. Il potere dei sovrani malesi era assoluto sui non nobili, ma dialettico e fondato sul prestigio a corte tra i nobili, vessatorio oltre che assoluto sugli stranieri. L’appoggio inglese garantiva armi, potenza ed una struttura funzionale che garantiva molto prestigio ai sovrani malesi. (Una situazione simile era stata sperimentata con il British Raj in India).

Singapore era nata a margine del mondo malese, ed era divenuta per volonta’ degli Inglesi un porto importantissimo. Qui le strutture feudali erano state rimosse dagli Inglesi, e la maggioranza degli abitanti era cinese, fatta di immigrati, grazie al porto. Negli anni del secondo dopoguerra i Cinesi, in quanto tali, erano piu’ suscettibili di altri ad essere influenzati dall’ideologia di Pechino. Per risolvere le minacce alla sicurezza poste dalle elementi rivoluzionari del periodo, Londra approva la fusione di Singapore con la piu’ grande Federazione della Malaysia, convinta che la sicurezza di Singapore sarebbe stata garantita in uno organismo più grande dove l’eliminazione delle tasse commerciali in un comune, libero mercato avrebbe risolto i problemi economici e la disoccupazione. Cosi’ il 16 settembre 1963, Singapore si è fusa con la Malaysia peninsulare che costituiva il suo retroterra naturale, con Sabah e con Sarawak (le terre del mitico Sandokan, ignoto a queste latitudini perche’ creazione della fantasia di Salgari, anche questo fatto sconosciuto ai piu’ in Italia) per formare la Federazione della Malaysia, segnando per Singapore la fine di 144 anni di dominio britannico, iniziato con la fondazione della citta’ ad opera di Sir Stamford Raffles nel 1819.

In questa scena agivano per la prima volta dei partiti politici che si erano formati grazie al fermento intellettuale di alcuni studenti esposti alle idee occidentali e al disprezzo per il colonialismo. Inizialmente il loro scopo del partito comune a tutti era di portare la Malaya all’indipendenza, oltre alle agende particolari ben definite di ciascun partito. Tra i principali partiti in Malaysia c’era l’UMNO (United Malays National Organization – Organizzazione Nazionale dei Malesi Uniti), un partito di tipo fascista che si proponeva la difesa dei diritti dei “figli della terra” contro gli immigrati, e che ha svolto un ruolo dominante nella politica della Malesia dopo l’indipendenza dal Regno Unito nel 1957 fino ad oggi. L’UMNO sottolinea come suo fondamento la lotta per sostenere le aspirazioni del nazionalismo malese di proteggere la cultura malese come cultura nazionale e per sostenere, difendere ed espandere l’Islam. L’UMNO ha anche lottato contro il feudalesimo ereditario prevalente nel passato per sostituirlo con un feudalesimo derivativo in cui un politico od un burocrate dal largo seguito governano un gruppo di persone analfabete ed ignoranti e si mantiene al potere grazie al loro voto, non grazie ad un diritto ereditario come i vecchi sultani.

A Singapore i partiti principali erano il Labour Front, di centrosinistra, che non era riuscito ad ottenere l’indipendenza dagli Inglesi, ed il People’s Action Party all’opposizione. Appena cinque giorni dopo l’incorporazione nella Federazione della Malaysia, il 21 settembre del 1963, si sono tenute a Singapore le elezioni statali. La filiale locale della UMNO, partito presente in Malaysia, decise di presentarsi anche a Singapore come campione dei diritti dei Malesi etnici, perdendo però clamorosamente anche nei tre distretti elettorali a maggioranza malese che aveva tenuto in precedenza. Il Partito d’Azione del popolo (PAP) è stato eletto come il partito di maggioranza nell’Assemblea Legislativa di Singapore.

Come e’ stato possibile? Il PAP si e’ presentato non come un partito organizzato su una base etnica, ma come un partito che promuoveva il benessere di tutti. Il suo slogan non era una Singapore Cinese, o Malese, o tantomeno Indiana, ma una Singapore benestante. La capacita’ dei suoi leaders di parlare molto bene anche il Malese e quindi di poter essere capiti dall’elettorato gli ha dato la possibilita’ di costruire un rapporto chiaro con l’elettorato che si sentiva rappresentato dal PAP. Anche se il PAP nello Stato Federale di Singapore era il partito al potere, nel più ampio panorama politico malesiano a livello federale il PAP funzionava come un partito di opposizione. Il suo scopo dichiarato era una Malaysia dei Malesiani, non dei Malesi. Qui la differenza linguistica sottolinea una differenza di vedute abissale: Malesiano e’ chiunque sia nato in Malaysia, quindi anche i Cinesi, gli Indiani, i Creoli Portoghesi di Malacca. Malese e’ solo chi appartiene all’etnia malese.

L’UMNO si era trovato parecchio a disagio ad essere sconfitto a Singapore, mentre il PAP in Malaysia stava guadagnando terreno. Lo scontro di personalità tra il leader del PAP Lee Kuan Yew e il primo ministro malese Tunku Abdul Rahman ha portato ad una crisi che e’ sfociata con l’espulsione di Singapore dalla Federazione della Malesia nel mese di agosto 1965. Al momento dell’indipendenza, il PAP ha anche cessato di operare al di fuori di Singapore, abbandonando il nascente movimento d’opposizione che aveva iniziato in Malesia.

Qual era quindi la principale differenza ideologica tra UMNO e PAP? Il PAP aveva quattro principali “ideologie” fondanti: pragmatismo, meritocrazia, societa’ multietnica con il rispetto delle singole identita’ etniche e valori asiatici (o comunitarismo). Lo scopo politico del PAP era di creare uno Stato iun cui a tutti fossero offerte pari opportunita’ di partenza per raggiungere il successo, e quindi di differenziarsi grazie al loro merito.

l’UMNO invece voleva dare il sostegno ai Malesi etnici pagandolo con lo sforzo di Cinesi ed Indiani. Il governo federale della Malesia, dominato dall’UMNO, temeva che fino a quando Singapore sarebbe rimasta nella Federazione, la loro politica di discriminazione etnica a favore dei malesi non sarebbe stata sicura, e che quindi la loro base elettorale sarebbe venuta meno. Una delle principali cause di questa paura era il fatto che il PAP ha continuato ripetutamente a fare una campagna con lo slogan “la Malaysia ai Malesiani!” per il trattamento giusto ed equo di tutti i gruppi etnici in Malaysia, servendo i cittadini malesiani piuttosto che solo il gruppo etnico malese. Un’altra paura era che il dominio economico del porto di Singapore avrebbe inevitabilmente spostato il potere politico lontano da Kuala Lumpur nel tempo. Il 7 agosto 1965, il primo ministro Tunku Abdul Rahman, non vedendo alternative, per evitare spargimenti di sangue, consiglio’ il Parlamento della Malesia di espellere Singapore dalla Federazione. Nonostante i tentativi disperati da parte dei leader del PAP, tra cui Lee Kuan Yew, di mantenere Singapore come Stato membro della Federazione, il Parlamento il 9 agosto 1965 ha votato a favore dell’espulsione di Singapore con 126 votio favorevoli e 0 contrari, non essendo stati ammessi al voto i membri del Parlamento da Singapore. In quel giorno, un Lee Kuan Yew in lacrime ha annunciato a Singapore che era diventata uno stato sovrano, una nazione indipendente ed ha assunto il ruolo di primo ministro della nuova nazione.

Giovanni Lombardo

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