Il film "Due" (Deux) di Filippo Meneghetti candidato ai Golden Globe, agli Oscar e ai premi César 2021

Brillante esordio per il regista padovano Filippo Meneghetti: il suo primo lungometraggio Due (Deux) di produzione francese è stato selezionato per ben tre prestigiosi premi cinematografici internazionali. E’ in lizza come miglior film in lingua straniera sia ai Golden Globe Awards– la cui cerimonia è in programma per il 28 febbraio- che agli Oscar, slittati al 25 aprile prossimo. Come se non bastasse, Due si è anche guadagnato tre nomination – miglior opera prima, migliori attrici protagoniste per Martine Chevallier e Barbara Sukowa nonchè miglior sceneggiatura originale- per il Premio César, in programma per il 12 marzo prossimo.

Due è la storia di Nina e Madeleine, due donne mature che vivono in due appartamenti vicini, separate da un pianerottolo. Tutti le credono semplici vicine di casa, ma in realtà Nina e Marlene si amano in segreto da decenni. Ormai libere dal lavoro, sognano di trasferirsi a Roma dalla Francia, ma un evento imprevisto sconvolge la routine – la famiglia di Madeleine finisce per scoprire la verità e la relazione rischia di essere sconvolta. Emerge così che. a separare le due donne, non è solo quel pianerottolo, ma sono soprattutto i pregiudizi e la paura: quella di deludere le aspettative delle persone che amano e che fa indossare ogni giorno una maschera. In questo senso, il pianerottolo è anche uno spazio simbolico: “…questo spazio che lega i due appartamenti è diventato un aspetto centrale del film, anche per la sua capacità metaforica. Mi ha permesso peraltro di giocare con i codici del cinema di suspense, girando questa storia d’amore come se fosse un thriller: un occhio che guarda dallo spioncino, un intruso nella notte… “ – così il regista Filippo Meneghetti. Del resto da sempre lo sguardo è fonte di turbamento e desiderio, ma anche, in senso più ampio, di giudizio. Continua infatti il regista “Quanto influisce sulle nostre azioni lo sguardo degli altri? Quale conflitto interiore si accende nel confronto con questo tipo di censura?”.

Il regista Filippo Meneghetti sul set di “Due”

Quello che ci propone Due è sicuramente uno sguardo anticonvenzionale, non solo per la scelta di presentare l’amore tra due donne mature, interpretate da due attrici carismatiche come Barbara Sukowa e Martine Chevallier. Una curiosità: come raccontata in un’intervista rilasciata dal regista ad Alessandro Manieri del Corriere della Sera, il “pretesto narrativo” per il film è scattato un giorno in cui era andato a trovare un amico vicino a Verona, nel 2010. Mentre suonava alla porta, aveva sentito delle voci di due donne anziane che si parlavano dai rispettivi appartamenti, due vedove che si facevano compagnia tenendo le porte delle case aperte.
Uscito negli Stati Uniti a inizio febbraio, Due ha già registrato un grande successo di critica; la rivista Hollywood Reporter ne ha elogiato la capacità di “mettere in scena con grande dinamismo la vitalità sessuale ed emotiva di due donne in un’età troppo spesso neutralizzata da racconti fiacchi e insipidi“ definendolo “un dramma da camera serrato e intelligente”.

Filippo Mereghetti è nato in provincia di Padova nel 1980 e ha iniziato il suo percorso professionale a New York, lavorando in teatro e nel circuito del cinema indipendente. Tornato in Italia si è diplomato in regia cinematografica a Cinecittà e si è laureato in Antropologia all’Università La Sapienza di Roma. Tra i suoi primi cortometraggi Undici del 2011, con la coregia di Piero Tomaselli e L’intruso (2012)- quest’ultimo selezionato in più di trenta festival italiani e internazionali e vincitore di numerosi premi. “Due” segna il suo esordio in un lungometraggio con una sceneggiatura scritta insieme a Malysone Bovorasmy e Florence Vignon.
In Italia “Due” è distribuito da Teodora Film.

Caterina Longo

 

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