Iran, Russia e denuncia ambientale: Art Night a Venezia

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Dall’arte contemporanea russa alle tematiche ambientali in forma di arte-denuncia (Garbage Patch State) passando per le installazioni multimediali sulla civiltà mediatica fino al lontano Iran raccontato in 36 scatti nei suoi ‘non luoghi comuni’: per Art Night Venezia 2013, in programma sabato 22 giugno con il via ufficiale alle 18 nel cortile dell’Università Ca’ Foscari, l’ateneo terrà ‘accesa’ la notte lagunare anche grazie alle sue 4 mostre che faranno le ‘ore piccole’ per l’occasione.

Art Night Venezia è ideata e promossa dall’Università Ca’ Foscari in collaborazione con il Comune di Venezia: 183 istituzioni coinvolte per otre 400 eventi in tutta la città (gratuiti dalle 18 all’una circa).

Le mostre di Ca’ Foscari, aperte nella Notte dell’arte:

Lost in Translation
MMOMA – Moscow Museum of Modern Art
in collaborazione con CSAR, Centro Studi sulle Arti della Russia
Evento Collaterale della 55° Biennale di Venezia
dal 29 maggio al 15 settembre
Ca’ Foscari Esposizioni – Università Ca’ Foscari Venezia – Dorsoduro 3246

lostLost in translation è l’esposizione dedicata all’arte russa degli ultimi quaranta anni. Diverse le «lenti» utilizzate per seguirne l’evoluzione: aspetti storici, politici, sociali ed economici. Tutti elementi fondamentali del processo di «traduzione» di un’opera d’arte nell’età della globalizzazione. La mostra presenta quei lavori che sono particolarmente difficili da decifrare per un pubblico che non ha familiarità con il «contesto russo» nel quale queste opere sono state pensate e al quale rimandano.Tutti i lavori sono esposti insieme alla loro «traduzione espansa» che individua e spiega i riferimenti essenziali per ottenere la migliore comprensione del messaggio racchiuso da ciascuna delle 100 opere esposte (tele, sculture, grafica, installazioni, video) realizzati da 62 artisti. È prevista un’installazione di Alexander Ponomarev nel cortile minore di Ca’ Foscari. La mostra, allestita a Ca’ Foscari Esposizioni, è a cura di Antonio Geusa, MMOMA Moscow Museum of Modern Art, in collaborazione con il Centro Studi sulle Arti della Russia CSAR dell’ateneo veneziano, il cui principale obiettivo è lo studio del patrimonio storico e culturale della Russia e la promozione di scambi con le principali istituzioni culturali russe.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 29 maggio al 15 settembre dal mercoledì al lunedì dalle 10 alle 18 (chiuso il martedì).

The Garbage Patch State Venice
con il Patrocinio del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
in collaborazione con Ca’ Foscari Sostenibile
dal 29 maggio al 24 novembre
Cortile Grande – Università Ca’ Foscari Venezia – Dorsoduro 3246

garbageOpera  ospitata nel Cortile Grande di Ca’ Foscari. The Garbage Patch State Venice di Maria Cristina Finucci, è un’installazione-performance già esposta a Parigi, l’11 aprile scorso, nella sede centrale dell’UNESCO, dove ha ottenuto dalla comunità internazionale il riconoscimento istituzionale, anche se solamente simbolico, del Garbage Patch State. Maria Cristina Finucci, per la rappresentazione a Venezia del nuovo Stato, ha ideato una specifica installazione: una marea di tappi di plastica colorata, imbrigliati da reti che dal padiglione trapassano verso il Canal Grande, metafora e immagine dello straripare della plastica e dei rifiuti in tutti i mari e gli oceani del pianeta. All’interno del padiglione, la sua video-opera “Dentro”, proiettata a 360°, darà allo spettatore la sensazione di essere immerso in un mare di plastica.
Dal mercoledì al lunedì dalle 10 alle 18 (chiuso il martedì). Orari da lunedì 16 settembre: apertura da lunedì a venerdì (con orario 10.00/18.00); sabato (con orario 10.00/13.45).

Capital of Nowhere
Cyland Media Art Lab in collaborazione con CSAR
dal 27 maggio al 10 luglio 2013
Ca’ Foscari Zattere – Dorsoduro 1392

CFZ Ca’ Foscari Zattere/Cultural Flow Zone a ospitare Capital of Nowhere, collettiva di artisti pietroburghesi dedicata, attraverso 10 installazioni multimediali, a esperienze di vita nel paesaggio della civiltà mediatica in continua trasformazione. La città oggi è uno schermo in perenne aggiornamento, in cui la pubblicità si mescola con la politica, le fantasie del futuro con la storia, i documenti con la finzione. La realtà, legata al luogo e al tempo, finisce così per dissolversi. La mutazione fisica dell’ambiente urbano è percepita come un trauma corporeo, mentale e morale, cui ogni artista contrappone un proprio atto di creazione, di integrazione, di sostituzione. La maggior parte degli artisti in mostra è di San Pietroburgo, la vecchia capitale russa, cui sono associate la fase europea dello sviluppo della Russia e le speranze di un suo ritorno, la nostalgia di una natura in via di estinzione e la volontà di crearne una nuova. L’arte diventa così la capitale dell’identità smarrita del mondo. La mostra si sviluppa come laboratorio didattico dell’Università Ca’ Foscari, alla cui progettazione e realizzazione partecipano studenti, dottorandi e docenti universitari.
Mostra a cura di Silvia Burini e Matteo Bertelé, CSAR (Centro Studi sulle Arti della Russia), Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con CYLAND Media Art Lab, San Pietroburgo.
10 giugno-10 luglio h.10/18, Chiuso il lunedì tutto il giorno e la domenica dalle h. 10 alle h. 14.

Un Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995)
immagini di Bandar-e ‘Abbâs, Qeshm, Hormoz e Châh-Bahâr
Fotografie di Riccardo Zipoli
con poesie di Hâfez e musiche dello Hormozgân
Ca’ Cappello, San Polo 2035, Venezia
14 giugno-15 ottobre 2013
lunedì – venerdì 9 – 19; sabato 9 – 12;  chiuso 12 -17 agosto; ingresso libero
Mostra prodotta da:
Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea (Università Ca’ Foscari Venezia)
Scuola in Produzione e Conservazione dei Beni Culturali (Università Ca’ Foscari Venezia)

iranI colori, i paesaggi, i popoli  del Golfo Persico come non si era mai visto: in 36 scatti un omaggio ai luoghi e alla storia della regione compresa fra lo Stretto di Hormoz e il Mare di Oman, gli spazi acquei che bagnano le coste meridionali dell’Iran e quelle di numerosi paesi arabi. La mostra Un Golfo, uno Stretto, un Mare (Iran 1975-1995) presenta anche una raccolta di brani musicali, un video con la voce recitante di Ottavia Piccolo, un’antologia di poesie Shamsoddin Mohammad Hâfez, il più importante poeta lirico di lingua persiana, e una serie di schede scientifiche.

I brani musicali sono stati registrati dal grande iranista Ilya Gershevitch (1914-2001) nel Golfo Persico nel 1956, e sono inediti. Il prodotto è stato realizzato grazie alla generosità dell’Ancient India and Iran Trust di Cambridge (Regno Unito), in collaborazione con il Conservatorio Musicale veneziano Benedetto Marcello. L’esposizione si concentra sulla cultura di quei luoghi e trova le radici nella sfera degli affetti e dei ricordi relativi a tre viaggi compiuti da Riccardo Zipoli molti anni fa, nel 1975, nel 1980 e nel 1995, lungo i litorali nel sud dell’Iran. La meta principale fu la provincia dello Hormozgân, con visite a Bandar-e ‘Abbâs e all’isole di Qeshm e di Hormoz, ma venne fatta anche un’escursione più a est, nella zona di Châh-Bahâr, in Balucistan. Dall’archivio fotografico di quei tre viaggi sono state scelte 36 fotografie con il fine di costruire un repertorio che, oltre a essere un diario personale di tre lontane vicende, possa anche dare un’idea di quei luoghi, in un misto di memoria e di documentazione.
Info: http://www.artnightvenezia.it

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