Isidoro Danza, il «dolce bandito» che sul palco rappresenta se stesso

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Fino a quando lo dirò ioo…”  Capita di assistere a performance di arte contemporanea che ricordano quelle di Giucas Casella, perché lavorano sui tipi più suggestionabili, quelli in cui introduzioni e “didascalie” svolgono la stessa funzione delle “mani indistricabili sulla fronte” di Giucas Casella. Chi sta al gioco prosegue con gli altri ci si saluta in amicizia. “Un caso #3” di Marzia Migliora che andrà in scena venerdì 8 aprile al Teatro Cristallo di Bolzano (ore 20.30 sala Giuliani, ingresso libero) è, invece, di tipo molto diverso. Perché parte dalla realtà, da persone reali e mette in relazione piccolo e grande, arte e realtà, teatro e quotidianità. Al centro della “scena” ci sarà Isidoro Danza, il “dolce bandito”, uno che rapinava banche con  pistola giocattolo e bicicletta per pagare i suoi operai e per evitare il fallimento della sua azienda.

Non un attore, proprio lui che, dopo aver soggiornato nelle carceri italiane per tre anni, ha accettato la proposta dell’artista alessandrina Marzia Migliora e si è messo in gioco per raccontare la sua vicenda insieme ad Elena Pugliese, che ha adattato l’autobiografia scritta da Danza in carcere, e all’antropologo Alberto Salza che legherà i fatti descritti dal protagonista all’economia globalizzata e al contesto bolzanino. Danza, invece, racconterà di sé e del suo passato pedalando su una una bici che non si muove una che fa pensare più alla ruota di un criceto che ad una cyclette.

Perché lo scopo di Marzia Migliora non è quello di suggestionarci, ma di raccontarci qualcosa della nostra vita a cui, forse, pensiamo troppo poco. Perché Danza è innanzitutto un imprenditore, questo ha fatto per decenni e fa ancora, ma è stato arrestato come rapinatore, mentre venerdì, come ha fatto altre volte, andrà in scena anche se non è un attore, per interpretare se stesso. Su questo ha già detto molto Pirandello ma la domanda resta spesso inevasa. Chi stiamo interpretando? Perché? Dove prendiamo la “maschera”?

“Un caso #3” non fornirà risposte e nemmeno le domande sono obbligatorie, perché la storia di Isidoro Danza, l’imprenditore che ha compiuto nove rapine in banca quasi tutte in bicicletta e che è stato arrestato quando ha usato l’automobile, per altro la sua, ha un fascino che può superare ogni considerazione più approfondita. “Un caso #3” di Marzia Migliora è il terzo e ultimo appuntamento di “Performance: everywhere”, il ciclo d’incontri, curato da Frida Carazzato, nato dalla collaborazione tra Museion e “Compagnia teatroBlu”. Al termine della performance, incontro e dialogo tra protagonisti e spettatori.

È consigliata la prenotazione a info@museion.it (oppure telefonare allo 0471223413 ).

Massimiliano Boschi

In copertina: Isidoro Danza, foto Alex Astegiano

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