L'Europa investe su arte e cultura (videogiochi e artisti di strada compresi)

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2.creative-europeNotiziona: l’Europa spenderà un bel po’ di soldi per l’arte e la cultura. Ecco il comunicato ufficiale:

“Per i prossimi sette anni, il nuovo programma Europa creativa sosterrà la mobilità delle opere e degli artisti europei e l’adattamento del settore audiovisivo all’era digitale. Il Parlamento ha approvato martedì la legislazione che istituisce un meccanismo per garantire prestiti che dovrebbero aiutare le micro, le piccole e le medie imprese dei settori culturali e creativi a sviluppare ulteriormente le loro attività.

“Globalizzazione, digitalizzazione, frammentazione del mercato, ampliamento del pubblico e accesso al credito: tutte sfide che Europa Creativa affronta con l’obiettivo di supportare un comparto che rappresenta il 7% del PIL europeo, occupa quasi otto milioni di persone e coinvolge 1 milione di imprese”, ha dichiarato l’italiana Silvia Costa (S&D), relatrice del PE per questo programma.

Gli attuali programma Media, Media Mundus e Cultura sono ripresi e riorganizzati in un unico programma, che include inoltre due sottoprogrammi (media e cultura) e una componente trasversale. Europa creativa potrà contare su un bilancio totale di oltre 1,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.

Videogiochi, teatro e artisti di strada

Il nuovo meccanismo di garanzia dei prestiti dovrebbero avere un effetto trainante per le micro-imprese dei settori culturali e creativi.

Notiziona: l’Europa spenderà un bel po’ di soldi per l’arte e la cultura. Ecco il comunicato ufficiale:

“Per i prossimi sette anni, il nuovo programma Europa creativa sosterrà la mobilità delle opere e degli artisti europei e l’adattamento del settore audiovisivo all’era digitale. Il Parlamento ha approvato martedì la legislazione che istituisce un meccanismo per garantire prestiti che dovrebbero aiutare le micro, le piccole e le medie imprese dei settori culturali e creativi a sviluppare ulteriormente le loro attività.

“Globalizzazione, digitalizzazione, frammentazione del mercato, ampliamento del pubblico e accesso al credito: tutte sfide che Europa Creativa affronta con l’obiettivo di supportare un comparto che rappresenta il 7% del PIL europeo, occupa quasi otto milioni di persone e coinvolge 1 milione di imprese”, ha dichiarato l’italiana Silvia Costa (S&D), relatrice del PE per questo programma.

Gli attuali programma Media, Media Mundus e Cultura sono ripresi e riorganizzati in un unico programma, che include inoltre due sottoprogrammi (media e cultura) e una componente trasversale. Europa creativa potrà contare su un bilancio totale di oltre 1,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.

Videogiochi, teatro e artisti di strada

Il nuovo meccanismo di garanzia dei prestiti dovrebbero avere un effetto trainante per le micro-imprese dei settori culturali e creativi. Chiunque abbia progetti culturali e creativi  compresi i creatori di videogiochi, le compagnie teatrali o gli artisti di strada – avrà accesso al finanziamento tramite la concessione di prestiti da parte di banche europee e detti prestiti potranno essere in parte garantiti dal nuovo meccanismo.

Nel campo dell’audiovisivo, i film, i videogiochi e i multimedia, i documentari e i cortometraggi saranno ora finanziati dal programma Europa creativa. Il Parlamento europeo ha voluto includere disposizioni specifiche per il finanziamento di sottotitoli, doppiaggio e descrizione audio dei film europei per permettere una migliore distribuzione di film in Europa, non limitandola al mercato nazionale.

Il testo è stato approvato con 650 voti favorevoli, 32 contrari e 10 astensioni. Se il Consiglio approverà il testo del Parlamento entro l’anno, il nuovo programma sarà in vigore già a partire dal gennaio 2014 tramite la concessione di prestiti da parte di banche europee e detti prestiti potranno essere in parte garantiti dal nuovo meccanismo.

Nel campo dell’audiovisivo, i film, i videogiochi e i multimedia, i documentari e i cortometraggi saranno ora finanziati dal programma Europa creativa. Il Parlamento europeo ha voluto includere disposizioni specifiche per il finanziamento di sottotitoli, doppiaggio e descrizione audio dei film europei per permettere una migliore distribuzione di film in Europa, non limitandola al mercato nazionale.

Sergio Pargoletti

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