Oscar Wilde, la "duchessa di Padova" e quel San Valentino di 130 anni fa

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La tragedia “La Duchessa di Padova” di Oscar Wilde venne rappresentata per la prima volta il 26 gennaio 1891 al Broadway Theatre di New York.
Per l’autore, notoriamente modesto, si trattava del “capolavoro della sua giovinezza”, l’aveva scritta otto anni prima, nel 1893, all’età di 29 anni.
La tragedia narra le vicende di Guido Ferranti, figlio del duca, ucciso da un personaggio misterioso e della sua ricerca ossessiva della vendetta. Lo aiuterà la duchessa…
Quest’ultima venne interpretata alla “prima” di Broadway da Minna Gale, mentre i panni di Guido Ferranti furono indossati da Lawrence Barrett, ovvero colui che aveva contattato Wilde per produrre lo spettacolo.
Wilde accettò di la proposta della messa in scena e anche una serie di cambiamenti. Tra questi: un nuovo titolo, “Guido Ferranti”, dal nome dell’eroe principale al posto di quello della duchessa e la richiesta che il nome di Wilde non comparisse, visti i “fiaschi” ottenuti negli spettacoli precedenti.
Il “New York Tribune”, però, identificò facilmente l’effettivo autore della tragedia e la risposta, in pieno stile Wilde non si fece attendere. Venne pubblicata il giorno di San Valentino di 130 anni fa, il 14 febbraio 1891.
“Ho letto la lettera del vostro corrispondente da New York sulla mia commedia, “Guido Ferranti” – scrive Wilde – . Come tutto il giornalismo, è interessante e impreciso. Permettetemi di correggerlo.
Tutta l’arte dovrebbe essere anonima. Un’opera d’arte anonima è un’opera che il pubblico e i giornalisti possono contemplare, comprendere e apprezzare. Quando un’opera è anonima, il pubblico e i giornalisti possono in una certa misura sviluppare quel sentimento ricettivo in grado di apprezzare gli effetti artistici.Quando viene apposto il nome dell’autore, invece, sono distratti dal desiderio di elogiare o censurare, in base a principi o pregiudizi. Questo è un male  Dovrebbero ascoltare ed essere felici, fingere piacere e dimenticare se stessi.Perché dovrebbero dire qualcosa sull’artista? Non ho mai letto una critica al mio lavoro che mi abbia dato piacere, dolore o emozione. La mia commedia, ripeto, non è stata scritta per accontentare o soddisfare alcun attore o attrice.Non riesco a concepire un artista che scrive un’opera teatrale con uno scopo diverso da quello di accontentare se stesso”.
A 130 anni di distanza, molti autori sottoscriverebbero la lettera di Wilde. I critici, invece…

MB

Nell’immagine di apertura: Oscar Wilde 23 maggio 1889. Foto di W. and D. Downey

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