Pordenonelegge premia la scrittrice iraniana Azar Nafisi. Oltre 300 eventi per la 25esima edizione
Dal 18 al 22 settembre 2024 si rinnova l’appuntamento con pordenonelegge, la Festa del libro e della libertà: è la venticinquesima edizione della manifestazione promossa e organizzata dalla Fondazione Pordenonelegge.it, presieduta da Michelangelo Agrusti, curata da Gian Mario Villalta (Direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet.
Oltre 600 protagonisti, autrici e autori italiani e internazionali, si avvicenderanno a pordenonelegge in cinque giorni, dal 18 al 22 settembre, e saranno oltre 300 gli eventi in programma fra incontri, dialoghi, conversazioni sceniche, percorsi espositivi. Oltre 50 le anteprime riservate al festival dalle case editrici italiane. Il programma dettagliato del festival sarà disponibile da lunedì 22 luglio sul sito pordenonelegge.it.
Anche quest’anno il festival coinvolgerà i centri della provincia di Pordenone: sono 10 i Comuni – Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento, Brugnera, Spilimbergo, Prata di Pordenone e San Quirino – che con generosità apriranno i loro spazi agli eventi del festival, con una nuova formula di collaborazione articolata nel tempo. Non mancherà la presenza di pordenonelegge a Udine, Lignano Sabbiadoro e a Trieste. Si è rinnovato lo scorso giugno l’appuntamento di Anteprima del festival a Praga, dedicato al tema “letteratura e libertà”.
Un filo rosso che da quest’anno scandisce anche la rinnovata denominazione di pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, lo spiega il Presidente di Fondazione Pordenonelegge.it, Michelangelo Agrusti: «Nell’edizione del suo quarto di secolo, e nel terzo anno in cui l’evento inaugurale viene celebrato a Praga – la città in cui si è dimostrato che la cultura può avere ragione delle dittature – pordenonelegge Festa del libro diventa anche Festa della libertà. Il festival ha scelto di stare “sull’uscio della storia”, e proprio la storia ci insegna che i libri rappresentano sempre un valore di libertà: dove la libertà viene negata, i libri si censurano o addirittura si bruciano; dove c’è libertà ognuno può leggere quello che desidera e può esprimersi liberamente attraverso la scrittura. Viviamo tuttavia un tempo tormentato e contraddittorio, nel quale la democrazia viene messa in discussione anche laddove ha solide tradizioni: pordenonelegge vuole garantire la pluralità delle testimonianze legate ai libri, manifestando solidarietà agli scrittori e scrittrici, agli uomini e donne di cultura che a tante latitudini del mondo subiscono nel proprio Paese la censura e repressione di Stato, che vengono imprigionati o addirittura privati della vita. La nuova denominazione del festival esprime una vocazione di attenzione profonda al nostro tempo, nel ricordo di tanti martiri della libertà di opinione: dalla giornalista russa Anna Politkovskaja agli scrittori e artisti soffocati dal regime iraniano, ad autori, come Salman Rushdie, colpiti dalla ‘fatwa’ oscurantista. Pordenonelegge si onora di premiare quest’anno la nota autrice iraniana Azar Nafisi, ospiterà autori in arrivo da Ucraina e Israele, si proietterà verso le analisi, le storie, le riflessioni di attualità che ci aiutano a leggere il mondo e la sua vorticosa evoluzione».
Il festival resta quindi fortemente proiettato sul presente: spiega il Direttore artistico Gian Mario Villalta, con i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet: «pordenonelegge è un grande affresco di ciò che si agita nel mondo, un modo di aprirsi alla bellezza come alla paura, ai timori come alle speranze. Un modo per stimolare una creatività diffusa e consapevole, di cui c’è sempre più bisogno per avere cittadini attenti e pronti a difendere e ampliare la libertà di ognuno di noi. Con una importante avvertenza: così come il mondo non si riduce a un unico pensiero, anche il festival avrà diversi percorsi possibili, linee che possono incrociarsi oppure non incontrarsi mai; e quindi i lettori che vorranno venire a Pordenone, dovranno mai come quest’anno scegliere quel particolare percorso di dialoghi, incontri e discorsi che formerà l’unico itinerario della propria immaginazione: la “loro” pordenonelegge. E anche quest’anno Pordenone si trasformerà in accogliente città–festival, con le sue 30 sedi di incontro ed eventi, gli spazi dedicati ai libri, anche quelli di poesia e i ‘fuori catalogo’, la nuova e centrale postazione in cui si specchierà il territorio dell’intera regione grazie alla presenza di Promoturismo Friuli Venezia Giulia».
«Per conoscere con obiettività i fatti del mondo e sviluppare una propria opinione al riguardo, è necessario osservarli attraverso una pluralità di sguardi ed è proprio questa l’opportunità che la 25^ edizione di pordenonelegge offre al pubblico – osserva il Vicepresidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e Assessore regionale alla Cultura Mario Anzil – Un’irrinunciabile occasione per conoscere e approfondire alcuni dei temi più attuali che caratterizzano fortemente il nostro tempo, trascorrendo cinque giornate intense nel grande salotto della città di Pordenone, ascoltando le opinioni di oltre 600 prestigiosi autori. Cinque giornate molto attese che porteranno in città tanti curiosi e appassionati di lettura da tutta Italia e da oltre confine e che si confermano, ancora una volta, uno tra gli appuntamenti più completi e di qualità del panorama letterario nazionale».
In un videomapping le biblioteche del mondo
Si preannuncia decisamente speciale il percorso di Video Mapping che per l’edizione 2024 diventerà elemento centrale dell’arredo urbano di Pordenone: il pubblico di pordenonelegge, una volta uscito dalle sedi di incontro, si ritroverà a passeggiare nel centro storico fra le grandi biblioteche del pianeta, da New York a Dublino, alle più suggestive librerie italiane, grazie alle proiezioni dell’immagine di questi “templi” del libro sulle facciate dei palazzi più belli del centro storico di Pordenone e sul centralissimo Teatro Verdi, dall’ora del tramonto per le cinque giornate della 25^ edizione. Un “effetto speciale” perfettamente in target con lo spirito del festival, per vivere la suggestione straordinaria di una città del libro tutta da sfogliare.
L’inaugurazione e i premi
Si rinnoverà la formula dell’inaugurazione: il 18 settembre alle ore 18.30 al Teatro Verdi di Pordenone, un ospite di straordinaria caratura, il carinale Gianfranco Ravasi, terrà una conversazione sul tema “In principio”: creazione ed ecologia: perché se non si pone al centro del discorso ecologico il tema della creazione, in quanto generazione e rigenerazione, la questione rimane vuota di senso.
Di grande importanza è poi il conferimento del Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo alla scrittrice iraniana Azar Nafisi, che ci racconterà come le grandi opere letterarie siano pericolose, giacché smascherano ogni impulso tirannico, fuori e dentro di noi. Quest’anno, inoltre, verrà celebrata la quarta edizione del Premio Friuli Venezia Giulia Il racconto dei luoghi e del tempo per stimolare il racconto della nostra terra da parte dei più importanti autori contemporanei, e la IV edizione del Premio Saba Poesia – Comune di Trieste – Regione Friuli Venezia Giulia.
Gli ospiti italiani
Anche quest’anno a pordenonelegge ci saranno grandi nomi della letteratura italiana e internazionale. A cominciare da Corrado Augias che, arrivato alla soglia dei novant’anni, racconterà con il calore e l’empatia della conversazione tra amici l’avventura di una vita, la sua. Giorgio Zanchini guiderà a conoscere i suoi livres de chevet dove ci sono quasi sempre personaggi marchiati a fuoco da un unico demone: l’indecisione. A vent’anni dall’uscita della Masseria delle allodole, Antonia Arslan racconterà del suo impegno e della sua lotta perché la tragedia armena non venga dimenticata. Gianrico Carofiglio porterà il suo celebre personaggio, l’avvocato Guerrieri, a interrogarsi sul tempo trascorso, sul senso della sua professione, sull’idea stessa di giustizia.
Donato Carrisi guiderà in un viaggio alla scoperta degli angoli più oscuri del nostro cuore e delle nostre paure, al termine del quale il nostro modo di vedere il mondo non sarà più lo stesso. Mentre Chiara Valerio parlerà del nuovo romanzo, che segna una traiettoria narrativa inedita: storia nera di personaggi, indagine su una provincia insolita, ritratto di donne in costante mutazione. Domenico Starnone scrive di un vecchio signore che, sulla spiaggia di un ottobre caldissimo, legge, scrive, passeggia, ma una mattina qualcosa gli leva il respiro. Piergiorgio Paterlini proporrà un “memoriale” commovente e colto che tiene insieme forza romanzesca e narrazione civile.
Per Maurizio Maggiani la memoria non può essere un’occorrenza simbolica, una verità manipolabile da chi ha il potere di stravolgerla, la memoria deve essere elezione, la memoria è promessa, è passione. Diversi gli incontri dedicati alle relazioni famigliari e alla ricerca dell’identità. Francesca Giannone scrive la storia della passione che prima unisce e poi divide un fratello e una sorella, una storia che parla di decisioni prese ascoltando la mente o il cuore oppure tutti e due. Mentre Donatella Di Pietrantonio spiegherà che non esiste un’età senza paura: siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Matteo Bussola fotograferà per noi l’istante spaventoso in cui genitori e figli smettono di riconoscersi, e parlarsi diventa impossibile. Erica Mou si chiederà come si fa a diventare madre senza avere una mamma e proverà a cercare una risposta nel diario che sua madre ha scritto prima di morire. Rosella Postorino tornerà alla sua infanzia, segnata da uno sradicamento, e ci racconterà quel luogo edenico e scosceso che è la famiglia. Marta Aidala esordirà in libreria con un romanzo che è un viaggio della giovane protagonista alla ricerca di sé, dalle strade della città ai sentieri di montagna. Giulia Caminito dialogherà con Annalena Benini sul male invisibile che abita tutti noi e sul bene che, se non ci arrendiamo, è possibile riportare alla luce. Il nuovo romanzo di Felicia Kingsley, parlerà di amore e di amori, ma affronterà anche tematiche che hanno al centro la figura femminile.
A trent’anni esatti dalla pubblicazione di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Enrico Brizzi rivela che cosa è accaduto dopo la separazione dei due protagonisti. Per celebrare il centenario della nascita della radio in Italia e il 25° compleanno della trasmissione Fahrenheit, Susanna Tartaro scrive una sorprendente lettera d’amore alla radio. Angelo Carotenuto racconterà di Gabriele Purotti, star del rock e della televisione, grazie al suo ruolo di giudice in un talent show musicale di grande successo. Con il suo ultimo romanzo, Francesco Recami darà vita a un universo folle, impossibile, eppure incredibilmente autentico. Daria Bignardi porterà nelle carceri che sono come la giungla amazzonica, come paesi in guerra, isole remote, luoghi estremi dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi. Antonio Moresco farà entrare in un mondo in cui la luce a poco a poco scompare. Antonella Cilento racconterà una storia di vendetta e amore che attraversa i secoli iniziando a Ninive nel III secolo a.C. Valeria Tron porterà il pubblico in Val Germanasca dove la natura detta le proprie volontà: nella miniera di talco, negli orti, nei boschi, nelle borgate che guardano la cascata.
Mentre con Valentina Ghetti si andrà nella Roma antica a seguire le gesta della coraggiosa Giulia e con Luigia Bencivenga a Ilias, cittadina immaginaria della Campania, dove si assiste a un’improvvisa moria di cani. Chiara Carminati illustrerà le vicende ispirate ai documenti del San Filippo Neri di Portogruaro, un luogo unico in Europa, in cui venivano accolti i cosiddetti figli della guerra. Andrea Maggi, attraverso la protagonista del suo romanzo, condurrà in un viaggio alla scoperta del grande Socrate. Serena Bortone racconterà invece una storia che nasce alla fine degli anni Ottanta, quando Internet non c’era e le informazioni transitavano solo attraverso le chiacchiere o i libri. Con Giovanni Grasso si andrà, ogni martedì pomeriggio, per sessanta minuti esatti, in un anonimo bar di provincia, dove Silvia incontra, di nascosto, un affascinante sconosciuto. Andrea Moro ha scritto un romanzo di passioni, tra Omero e Shakespeare, un’avventura letteraria che ci insegue con una domanda semplice ma decisiva: siamo capaci di perdonarci? Antonio Rezza ritorna con un romanzo dissacrante, che sfida le regole del noir letterario in un corpo a corpo implacabile, dove alla fine chi vincerà sarà il lettore a deciderlo. Mentre Alessandro Mezzena Lona metterà in scena Cornell Woolrich che, mentre insegue i fantasmi di un romanzo che non riesce a scrivere, esplora i segreti della città in cui vive. Valeria Palumbo parlerà di Romaine Brooks e altre artiste incendiarie.
Una nuova proposta di pordenonelegge, che si aggiunge a quella analoga già collaudata con i ragazzi è “Caro Autore, ti scrivo… ANCH’IO” dedicato ai lettori dai 15 ai 101 anni: Enrico Galiano con Una vita non basta; Romana Petri con Tutto su di noi; Helena Janeczek con Il tempo degli imprevisti; e Eraldo Affinati con Le città del mondo, sono i quattro autori scelti per il contest.
Luigi Panella mescolerà la grande tradizione del romanzo storico alla tensione tipica dei thriller più moderni, offrendoci una avvincente spy story. Altro thriller per Tiziana Maiolo: un personaggio reduce da una clamorosa vittoria elettorale viene trucidato con un’arma dalla forma a mezzaluna.
Cento anni dopo la morte di Kafka, Giorgio Fontana rileggerà il grande scrittore in un saggio che ci pone la più pericolosa delle domande: che cos’è la letteratura? Giuseppe Mendicino e Matteo Nucci metteranno a confronto due scrittori avventurosi: Hemingway e Conrad. Mentre Elisabetta Pozzetto e Jessy Simonini guideranno a rileggere Caterina Percoto oggi. Laura Pepe racconterà storie meravigliose di giovani greci, e in particolare la storia di Antigone. Roberto Bondì e Filippomaria Pontani parleranno del rapporto fra ambiente e antichità classica. Ivano Dionigi penetrerà nella rivelazione di Lucrezio, sulla politica, la religione, l’amore. Come si fa un buon riassunto? Come si sfronda per arrivare al cuore delle cose? Lo spiegherà Filippo La Porta. E Giuseppe Antonelli fa comprendere quanto oggi la responsabilità dell’uso del linguaggio sia diventata molto più grande per ciascuno di noi.
Gli ospiti stranieri
Uno dei più grandi scrittori americani contemporanei, Richard Ford, riporta in scena Frank Bascombe, il suo celebre personaggio, alle prese con uno dei ruoli più ingrati e strazianti che la vita può offrirgli: assistere fino alla fine il figlio Paul, a cui viene diagnosticata una forma particolarmente aggressiva di SLA. Alicia Giménez-Bartlett proporrà una nuova avventura di Petra Delicado e Fermín Garzón, coppia amata del giallo mediterraneo, fondata su intuito e battibecco. Al quarto episodio della “Tetralogia basca”, Fernando Aramburu analizzerà tutte le sfumature delle relazioni affettive, entrando nelle pieghe del dolore, mostrando come esistano diversi modi di reagire alla perdita.
Eshkol Nevo narrerà le infinite forme del desiderio, forme che alimentano o infrangono le magnifiche storie d’amore, familiari e d’amicizia da lui raccontate. Oksana Zabužko spiegherà come le teorie russe per soggiogare i Paesi confinanti risalgano ai primi anni Settanta, con un piano che prevedeva la demoralizzazione, la destabilizzazione, la crisi e la normalizzazione di un popolo. Sasha Vasilyuk racconterà la vicenda di un sopravvissuto ebreo, dell’inganno sovietico, della disfunzionalità sociale e dell’angoscia Ucraina di fronte a una nuova guerra. Gli aspetti più discussi della società giapponese contemporanea, dalla solitudine all’iper-produttività, dall’identità di genere alla disfunzionalità delle relazioni saranno al centro dell’incontro con Hiroko Oyamada. E François Bégaudeau racconterà con assoluta concretezza la costruzione quotidiana di una relazione che, passo dopo passo, inciampo dopo inciampo, resiste al tempo.
Pierre Jourde darà vita a una narrazione giubilante, ora esilarante ora feroce nella descrizione di certe nevrosi familiari. Abi Daré ha invece scritto una storia di amicizia e solidarietà femminile, un viaggio sull’importanza di trovare la propria voce e restituirla a chi non ce l’ha o ancora non sa di averla. Piedad Bonnett racconterà il percorso straziante della malattia mentale e infine il suicidio del figlio Daniel. Deborah Willis riuscirà a infonderci fiducia nelle nostre capacità di adattamento ed empatia, dandoci speranza su quel profondo desiderio che connota l’umanità intera, da tutti conosciuto come «amore». Janice Pariat condurrà dentro tre storie di tre personaggi che, a un certo punto della loro vita, si ritrova a cercare una pianta nota come Diengiei. Attingendo alla sua esperienza personale e alla lettura di numerosi libri di psicologia e neuroscienze, Rosa Montero offrirà uno studio appassionante sui legami tra creatività e instabilità mentale.
Camille De Peretti prenderà spunto da un quadro che Gustav Klimt dipinse a Vienna nel 1910: nessuno è a conoscenza di chi fosse la donna ritratta nel quadro. Laurent Binet porterà il pubblico del festival nella Firenze del 1557 quando Pontormo viene ammazzato e a indagare ci sono Giorgio Vasari e Michelangelo. Angeles Caso racconterà delle sorelle Brontë che crescono isolate, senza madre, in una canonica ai margini della brughiera: da dove viene il fuoco che ha prodotto i loro capolavori? Con Gillian McAllister si vedrà una madre assistere a una scena inimmaginabile: suo figlio accoltella un uomo. Daniel Schulz convoglia nel suo romanzo le indagini sui movimenti neonazisti e sul ritorno dell’antisemitismo in Germania. Gareth Rubin lancia una sfida letteraria: unire lo stile di Sir Arthur Conan Doyle a un fine gioco di specchi nella Londra di inizio ‘900.
Foto di copertina: la scrittrice iraniana Azar Nafisi ©Yousef Al Abdullah