Cent'anni fa il primo Gran Premio d'Italia

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Il «Gran Premio d’Italia» compie cent’anni. E’ trascorso un secolo dalla prima edizione della maggiore manifestazione automobilistica su suolo italiano, disputata nel 1921 sul circuito di Montichiari, in provincia di Brescia. Fu una manifestazione senza precedenti, organizzata in grande stile, nella stessa giornata oltre alla competizione automobilistica, si svolsero anche il Gran Premio per gli aeroplani ed il Gran Premio delle Nazioni per le motociclette. Tre eventi in un unico giorno che resero la realtà bresciana il centro dell’«universo motori» per 24 ore.

L’evento

Nell’istante in cui scattò il Gran Premio d’Italia per automobili, infatti, alle 8 del mattino del 4 settembre 1921, dal vicino aeroporto di Ghedi si alzarono in volo anche gli aeroplani per la propria competizione, affrontando lo stesso tracciato delle auto ma in cielo ed in senso contrario.
Nella gara automobilistica le più prestigiose case automobilistiche si diedero appuntamento in territorio lombardo schierando i piloti più famosi e competitivi dell’epoca: l’Isotta Fraschini con Alfieri Maserati, l’Alfa Romeo con Enzo Ferrari, la Fiat con Pietro Bordino (autore del giro più veloce con una media di 150 km/h), la OM con Ferdinando Minoia, la Mercedes con Giulio Masetti.
A vincere, però, fu la casa francese Ballot, che riuscì a centrare una notevole doppietta con i piloti Jules Goux primo e Jean Chassagne secondo. Il vincitore del Gran Premio completò i 30 giri in 3 ore 35 minuti e 9 secondi a 144 km/h di media, coprendo oltre 500 chilometri. Sul terzo gradino del podio salì invece Louis Wagner con la Fiat. Alla competizione prese parte anche una donna: Maria Antonietta Avanzo alla guida dell’Alfa 20/30 ES.

Per quanto riguarda le motociclette sul Circuito Brescia-Montichiari si sfidarono i più affermati (e coraggiosi) motociclisti di quel periodo storico, Gentile Minazio, Damiano Rogai, Piero Maggi e Badino Mai. Tra le case motociclistiche da segnalare la partecipazione di Della Ferrera, AJS, Maffeis e persino dell’americana e famosissima Harley-Davidson, che si impose con la sua squadra ufficiale.

Il battesimo delle Bugatti «Brescia»

Sempre nel 1921, a Brescia oltre al Gran Premio d’Italia per vetture da competizione di grossa cilindrata, si disputarono anche il Gran Premio Gentlemen (vinto da Masetti su Mercedes), ed il Gran Premio Vetturette, dove ai primi quattro posti si imposero, con un risultato eccezionale, le piccole Bugatti Tipo 13 con Ernst Frederich, Michele Baccoli, Pierre De Vizcaya e Piero Marco.
Questa vittoria eclatante convinse Ettore Bugatti a ribattezzare questo modello «Brescia», soprannome riconosciuto e utilizzato ancora oggi dagli appassionati di tutto il mondo.

Sebastiano Borgato

Immagine di apertura: Jules Goux vincitore del GP d’Italia 1921 a Brescia, su Ballot 3L (da Wikipedia)

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