A Gezi si piantano fiori e nasce un gattino

8 giugno, Istanbul

Appena tornata dal parco, le novità di questa giornata splendente sono poche ma simpatiche (diciamo che in questa mail vi comunico solo cose allegre):

1) é nato il primo gattino del/nel parco, si chiama çapulcu (saccheggiatore, nome con cui il primo ministro Erdogan ha chiamato gli attivisti): https://twitter.com/Greenpeace_Med/status/343044679052447745/photo/1
2) E’ nata la radio di occupyGezi
Istanbul, parco Gezi: fiori3) Hanno piantato i fiori
4) Dove le ruspe hanno tolto i primi alberi che hanno acceso la miccia della protesta si sono messi a zappare per separare le pietre e permettere di piantare alberi
5) alle 14 il parco era già pieno di gente. E’ stato difficile trovare08062013(005) un metro quadro. Nur, la mia amica turca, chiedeva se ci potevamo sedere alla gente vicino e io le ho spiegato che il senso di tutto quello che è successo è che ci dovevamo sedere e offrire ai nostri vicini quello che mangiavamo. Abbiamo fatto una traduzione per informare i nostri amici all’estero con la luce che ci impediva di vedere lo schermo del portatile ma soprattutto investite in continuazione da una fiumana umana in cerca di un metro da vivere al parco.
6) La libreria funziona alla perfezione. Ci sono già tantissimi libri e ancora mi sono scordata di portare il mio…
7) il Taksim dayanismasi (solidarietà di Taksim) funziona ancora meglio. La fila lunga per prendere da mangiare o beni di prima necessità e cartelli ovunque che chiariscono la natura assolutamente gratuita di tutto ciò che viene dato.
9) Leggete che bella analisi di questo Luca Tincalla:
http://firstlinepress.org/se-loro-sradicano-alberi-nel-presente-noi-gli-leggiamo-le-pagine-per-un-futuro-migliore/
Libera
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