Ri-Ciak, a Verona nasce un cinema di comunità

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Verona, nasce un progetto sociale all’insegna della cultura e della speranza: un’impresa collettiva di 320 persone ha acquistato un cinema abbandonato da anni per restituirlo alla comunità. Il 2 febbraio è stato formalizzato l’atto di acquisto dell’ex cinema Ciak: 200 mila euro da corrispondere in sei anni. L’acquirente, però, non è un investitore comune, ma la «Vive visioni Impresa Sociale», composta da più di 300 soci.

Persone comuni che hanno deciso di unirsi e credere in un progetto ambizioso: restituire un punto di riferimento culturale alla comunità veronese, in un quartiere popolare contraddistinto dalla multiculturalità. Il cinema, infatti, situato nel quartiere Veronetta nei pressi della galleria che collega via Cantarane a via XX Settembre è inattivo dal 2008. «Ri-Ciak» questo il nome dell’iniziativa, un nome parlante, che sa di ripartenza, ricostruzione e rigenerazione.

In un anno contraddistinto dalla pandemia e dalla chiusura di quasi tutti i luoghi culturali, una notizia come questa va decisamente in controtendenza. Tralasciando qualche mese estivo, è un anno che i cinema non riescono a ripartire con la loro attività a pieno regime. Ma l’azione collettiva avvenuta a Verona è un segnale di speranza per il settore: la prova che il cinema e l’aggregazione culturale sono fondamentali per la comunità. Adesso partiranno a breve i lavori di ristrutturazione e poi finalmente il progetto, nato nel 2018, potrà avere il suo lieto fine.

Verona, un cinema a disposizione di giovani e studenti

I principali beneficiari di quest’opera saranno i giovani: il cinema infatti avrà anche l’appoggio dell’Università di Verona con cui verranno promosse convenzioni e scambi continui per permettere che questo spazio diventi luogo d’incontro e scambio culturale per gli studenti.

Lo scopo della struttura: favorire, attraverso l’attività culturale e cinematografica, la socializzazione e la condivisione, offrendo contenuti per tutte le esigenze, con un’attenzione particolare alla multiculturalità. Il piano degli investitori è cercare di tenere il cinema aperto 7 giorni su 7, con proiezioni anche alla mattinata, l’assunzione di qualche dipendente fisso e un consistente aiuto del volontariato, giovanile e non. Per favorire la sostenibilità della struttura inoltre, esiste la possibilità che sia messa a disposizione anche delle istituzioni universitarie e delle associazioni studentesche.

I promotori del progetto hanno poi fatto sapere che l’offerta cinematografica proposta non sarà quella tradizionale della grande distribuzione e delle prime visioni, ma ospiterà seconde visioni, produzioni d’autore e pellicole indipendenti che faticano solitamente a trovare spazio altrove, rassegne tematiche specifiche, cinema in lingua, commedie all’insegna del divertimento e della leggerezza.

Queste le parole con cui i partecipanti all’iniziativa «Ri-Ciak» hanno ufficializzato l’operazione attraverso il loro profilo social: «Ri-Ciak è il progetto dell’impresa sociale Vive Visioni, che ha oltre 320 soci e socie, che ha acquistato il cinema Ciak di Veronetta, chiuso dal 2008, per rigenerarlo e riaprirlo come cinema di comunità: non solo film, ma anche cultura, socialità, spazi per laboratori e associazioni. Un luogo vivo nel cuore del quartiere Veronetta. Ora che il cinema è stato comprato e idealmente restituito alla città, dobbiamo ristrutturarlo per riaprirlo al pubblico». Per ulteriori approfondimenti rimandiamo al sito del progetto.

Sebastiano Borgato

Foto: profilo Facebook Ri-Ciak Verona

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