“Tra sabbia e stelle”, storia d'amore in Afghanistan

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sabbiaestelle«E’ cominciato tutto in Afghanistan. Anzi, giusto tre settimane prima». Esordisce così, il capitano Stefano Maggioli, giovane ufficiale dell’Esercito e autore del romanzo “Tra sabbia e stelle”. Lo abbiamo raggiunto a margine dell’ultima presentazione del libro, a Pisoniano (Roma), il 18 agosto scorso. «Le emozioni che ho provato sono state la fonte di ispirazione, il cielo dell’Afghanistan e la sua gente sono stati la cassa di risonanza». “Tra sabbia e stelle”, la contrastata e quasi impossibile storia d’amore fra Sebastian e Sofia inizia da un incontro fortuito in una piazza di paese una manciata di giorni appena da una delle missioni più pericolose: quella ad Herat. E cosa potrebbe accadere se ti innamorassi giusto tre settimane prima di partire?

Sebastian è un giovane avventuroso: brillante studente, cadetto modello ma con il piglio canzonatorio, ufficiale in carriera. Poi, ad un certo punto, a questo treno in corsa succede qualcosa.

Incontra Sofia! (Sorride). E lui, l’ufficiale sempre attivo e pronto, dall’istante in cui la vede per la prima volta, trova un altro ritmo del tempo. Sofia permette a Sebastian di credere in un sentimento così intenso da non averlo mai provato prima.

L’amore e il dolore dell’amore. Sofia è sicuramente il tormentato presente di Sebastian. Sarà anche il suo futuro?

Sofia scandisce la dura routine afghana. A lei Sebastian indirizza i pensieri, le lettere. Di lei si ricorda la sera. E’ lei che cerca appena può, ogni licenza che capita, a fine missione. Sarà il suo futuro? Chissà…

 

Prima dell’arrivo di Sofia e dunque dell’amore, Sebastian regala al lettore uno spaccato goliardico della vita militare. Per chi è sempre rimasto fuori dalle porte dell’Accademia Militare, leggere è un po’ come guardare dal buco della serratura un mondo sconosciuto

Dell’Accademia Militare, all’esterno, si parla poco e spesso solo per luoghi comuni. Questo sbirciare tra la vita dei cadetti, imparando il loro gergo e le loro espressioni, seguendo con apprensione quasi i loro destini, aggancia subito e sicuramente genera empatia in chi legge. Nel libro, la parentesi dedicata all’assegnazione del reparto, rende bene lo stato d’animo dei cadetti: dalla sede di primo impiego dipende, anche geograficamente, la propria vita professionale. Mamma Accademia, come la chiama Sebastian, e come di fatto è, è un ambiente duro ma che dà tanto. Soprattutto una formazione etica e morale e l’attitudine a superare i propri limiti. E con “lei” rimane sempre un rapporto conflittuale: la si odia finché la si vive, ma poi rimane una forte nostalgia per questa parte della vita.

Pisoniano, RM, agosto 2013 - Il capitano Stefano Maggioli, 30 Parliamo di te, l’autore. Quale è stata la molla che ti ha spinto a scrivere? Non è usuale trovare militari con il piglio dello scrittore.

“Tra sabbia e stelle” nasce dalle lettere che scrivevo ad una ragazza, una ragazza molto simile alla Sofia di Sebastian. E intorno a queste lettere, nelle mie notti afghane, ho cominciato a costruire una storia nella quale mettevo tutta la mia carica emotiva, tutta l’energia e anche il disappunto, il disincanto forse e la sofferenza per un amore irrealizzabile. Alla fine è venuto fuori il libro che è ora: all’inizio era semplicemente il mio compagno di viaggio, lo spazio e il tempo in cui riversavo di getto tutto quello che sentivo. Scrivevo tanto, di notte, su pezzi di carta, scrivevo sulle ginocchia quando uscivo in pattuglia. Scrivevo dalla mia stanza, guardando in su verso la finestrella sul cielo afghano.

 

E l’Afghanistan cosa c’entra?

L’Afghanistan non ha fatto altro che agire da cassa di risonanza delle mie emozioni. La notte, quando le luci della base si spegnevano, piombavamo nell’oscurità totale. E in quel cielo così terso, sempre senza una nuvola nelle notti estive, le stelle sembravano davvero milioni. Era uno spettacolo unico, insieme al silenzio. E poi c’era la sabbia, tanta, tanta sabbia. Impossibile trovare un titolo più azzeccato per la storia di Sebastian e Sofia. L’Afghanistan, inoltre, è un crogiolo di etnie diverse tra loro e spesso in conflitto. Anche le persone che ho incontrato hanno dato molto, involontariamente, al libro. Ognuno aveva qualcosa da dare, in senso umano, e non volevo che queste emozioni andassero perdute. Questo sui giornali non è scritto, come non è mai descritta la bellezza silenziosa del cielo afghano. Dalla base completamente al buio per evitare d’essere un bersaglio, passavamo ore a guardarlo.

Qualche tuo collega e lettore ha portato il libro, ormai stampato e anche pluripremiato, nei luoghi dove è nato.

Sì (sorride). Adesso “Tra sabbia e stelle” è di nuovo lì, a Herat, dove tutto è iniziato. Vedere quelle foto è stata una grande emozione.

La copertina di “Tra sabbia e stelle”. Il libro è in vendita online e nei negozi militari di Roma, Capua e Caserta. Stefano Maggioli, trent’anni, capitano dell’Esercito Italiano è l’autore di “Tra sabbia e stelle”. Al suo debutto come scrittore ha già ottenuto un riconoscimento speciale e la medaglia d’argento al Premio Internazionale di poesia e letteratura “Giovanni Descalzo” di Sestri Levante (GE) e il riconoscimento come libro finalista al 27° Premio Letterario Internazionale “Phintia” ad Agrigento. Inoltre, “Tra Sabbia e Stelle” si è classificato al 5° posto nella 43^ edizione del Premio Internazionale “San Valentino – 14 febbraio” della città di Terni, concorso patrocinato dal comune di Terni, dalla provincia di Terni e dalla Regione Umbria. Nel mese di luglio 2013 ha ottenuto il 5º posto al Concorso Nazionale Letterario Diaristico “La Lanterna Bianca” di Giardini Naxos (ME). “Tra sabbia e stelle” si trova in vari negozi di articoli militari a Roma, Caserta e Capua. Oppure è acquistabile su internet sui circuiti Ibs, Amazon e Blomming. Oppure sulla pagina Facebook del libro https://www.facebook.com/trasabbiaestelle

Valentina Tortelli

A proposito di Afghanistan leggi il Blog: La polvere di Herat

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