Trekking urbano, all'Italia piace la 'grande lentezza'

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Riscoprire, valorizzare e diffondere l’anima green e sostenibile delle città italiane. Sarà questo il filo conduttore della XVII Giornata nazionale del Trekking Urbano in programma sabato 31 ottobre in 70 località sparse per tutto il Bel Paese. Un’edizione, quella del 2020, dal tema ‘Com’è Green la mia Città’ all’insegna di percorsi di turismo lento. Da Torino a Catania, passando per Bologna, Siena, Pisa, Terracina, Tempio Pausania. Da nord a sud una giornata dedicata al nuovo modo di fare turismo, lontano dai circuiti più conosciuti. Un turismo sostenibile e ”vagabonding”, più libero e ricco di sorprese che privilegia gli angoli più nascosti e meno noti delle città d’arte italiane.

 

Il trekking urbano è nato a Siena

Siena capofila del turismo sostenibile

Nato nella città del Palio nel 2003, il Trekking Urbano è una proposta di turismo lento sempre più apprezzata e diffusa. Che consiste in percorsi a piedi che toccano monumenti d’arte, punti panoramici, botteghe artigiane, mercatini, osterie di cucina tipica. Praticamente tutti i luoghi dove è possibile entrare in contatto con gli aspetti più caratteristici della vita locale. Sviluppa un turismo sostenibile e rispettoso della qualità della vita dei residenti e, allo stesso tempo, consente di vivere in maniera partecipata l’esperienza di viaggio. Una passeggiata in città diventa per il turista un modo di scoprire le meraviglie locali realizzando un momento di crescita sia culturale che spirituale

 

Le info e i contatti utili

 

Per conoscere tutti gli itinerari proposti dalle città aderenti all’edizione 2020 è possibile visitare il sito http://www.trekkingurbano.info, rimanere sempre aggiornati seguendo i social collegati alla Giornata Nazionale del trekking Urbano. Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Turismo del Comune di Siena ai numeri 0577 92128/178 oppure inviare un’e-mail a: trekkingurbano@comune.siena.it.

Le città che aderiscono al trekking urbano

Le città aderenti sono: Siena, Acqui Terme, Albisola Superiore, Amelia, Anagni, Ancona, Asciano, Ascoli Piceno, Asolo, Biella, Bologna, Castelfranco Veneto, Catania, Chieti, Cividale del Friuli, Colli al Metauro, Comacchio, Conegliano, Correggio, Crescentino. E ancora: Druento, Feltre, Fermo, Follina, Fontaniva, Imperia, Ivrea, Lucca, Macerata, Mantova, Mariano Comense, Marsciano, Massa Marittima, Monselice, Montegrotto Terme, Monteriggioni. Monterosso Almo, Murlo, Narni, Oderzo, Padova, Palmanova, Passirano, Pavia, Pergola, Perugia, Pisa. Prato, Rieti, Rovigo, Salerno. Per finire con Salsomaggiore Terme, San Giustino. San Marco Argentano, San Severino Marche, Sestri Levante, Sondrio, Spoleto, Tempio Pausania, Termoli, Terracina. Torino, Trento, Udine, Urbania, Urbino, Valdobbiadene, Varese, Vittorio Veneto, Volpago del Montello.

 

“Un modello di turismo sostenibile”

L’incremento delle città aderenti che sono arrivate a settanta dimostra come la risposta delle amministrazione comunale al post lockdown sia improntata ad una sensibilità maggiore rispetto al tema del turismo all’aria aperta – ha detto Alberto Tirelli, assessore al turismo del Comune di Siena – Il trekking urbano, che è partito da Siena, oggi rappresenta un modello di turismo lento per consentire ai visitatori di riscoprire o scoprire angoli delle città italiane meno noti e per tornare a vivere le città”.  Quella del 31 ottobre prossimo e 1 novembre sarà dunque un’opportunità per turisti per entrare in contatto con la nostra storia e la vita locale“.

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