Il bene ostinato

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Scoprire gente così è bello e terribile. Bello perché sei di fronte all’Italia migliore, quella che resiste e pochi raccontano. Terribile perché capisci che a persone di questo calibro non saranno mai affidate responsabilità di governo. Rischierebbero di cambiare in meglio il paese. L’Italia espelle i migliori a velocità crescente, come un qualsiasi paese del Terzo mondo“.

Flash dal Terzo mondo sul nostro mondo. Lampi di luce come gli occhi taglienti di don Luigi Mazzuccato, come le parole di don Dante Carraro. E’ il viaggio di Paolo Rumiz nel “bene ostinato” dei medici del Cuamm, nel cuore dell’Africa nera abitata di sogni e leggende, famiglie larghissime e forze sovrannaturali. La tenacia e la resistenza delle madri, il buio nero dell’equatore, la piccola resistenza quotidiana all’idea che lo sviluppo si allontani.

“Il bene ostinato” di Paolo Rumiz è tutto questo. Ma è anche il racconto di una chiamata che ha poco, o non solo, a che fare, con la fede. E’ la telefonata notturna di don Luigi che propone un’esperienza di servizio, che chiama a cambiare la propria vita  e quella altrui. E’ una storia fatta di famiglie (mogli, mariti e figli) che sono nomadi in nome di una causa, che sono portatori sani di un’idea diversa di vita in Occidente.

Il libro (edito da Feltrinelli) viene presentato mercoledì 23 novembre 2011, alle ore 17,30, nella  Sala Falconetto di Palazzo Geremia, in via Belenzani 20, a Trento. A dialogare con l’autore sarà Carmelo Fanelli, medico Cuamm e  presidente del Gruppo Medici con l’Africa Cuamm Trentino. Modera l’incontro Giorgio Antoniacomi. L’attore Denis Fontanari  accompagnerà il dibattito con la lettura di alcuni passi tratti dal 
libro.

Ingresso libero
Info: 347 3712043; 335 7636795

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