Alla scoperta del Wadi Arada

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Dormire sotto un cielo che, così stellato nel buio assoluto della notte, non credevate di poterlo neanche immaginare. Fare l’amore guardando il tramonto su una delle alture rocciose che si ergono scure per centinaia di metri in mezzo a un immenso mare di sabbia.

Mangiare il pane più semplice e buono del mondo, impastato a mano con acqua e farina e cotto sotto la brace del falò da campo. Imparare che una pompa da bicicletta si può usare anche per gonfiare le ruote di un pick up alla luce di una lampada frontale. Scoprire che l’assenza cronica d’acqua regala alle piante secche un soave profumo d’incenso quando bruciano. Lasciarsi scivolare per una ventina di metri nel liscio abbraccio di pietra chiara di un elegante canyon alluvionale. Incantarsi a contemplare i sorprendenti fiori che la siccità può far germogliare dalla polvere. Seguire a perdita d’occhio le venature cangianti dal rosa al viola al rosso all’azzurro al verde delle rocce che circondano le vallate riarse.

Impressioni, esperienze, meraviglia, spiazzamento.

Ancora più sintetico? Tre parole bastano e avanzano: Wadi Arada, Sinai.

La scoperta di questo immenso deserto disseminato di rocce colorate, piante profumate, ombre suggestive e scalate eccitanti (ma l’elenco potrebbe proseguire all’infinito) l’abbiamo fatta grazie a Maruan El-Touni, ideatore e anima di Sinai-Safari (http://www.sinai-safari.com). Dal suo ufficio di Dahab, variopinta località sul mar Rosso 90 chilometri a nord di Sharm el Sheik, insieme all’amico e socio beduino Salah Musa e al nipote di quest’ultimo, Hamed Saleh, Maruan gestisce un’agenzia che si occupa di organizzare per i visitatori della zona ogni genere di escursione, visita guidata, spedizione di snorkelling o di immersioni.

A onor del vero il termine “agenzia” non si adatta affatto all’attività di Maruan, che è quanto di meno commerciale si possa immaginare. Proprio il rispetto per la cultura beduina e anzi, l’utilizzo di questa come chiave d’accesso per scoprire in tutta sicurezza l’entroterra della penisola del Sinai, sono la bandiera di Sinai-Safari.

(Immagini e video di Silvia Fabbi e Luca Barbieri anordestdiche@gmail.com)

Insieme naturalmente al rispetto per la natura, alla scelta di cibi organici e locali, e alla riscoperta del sé. L’offerta include escursioni scalzi nel deserto e sessioni di yoga, scalate ai monti del Sinai e trekking nei wadi e nei deserti della penisola, escursioni di uno o più giorni, tour meditativi o fotografici in cammello: avrete solo l’imbarazzo della scelta.

 Silvia Fabbi

Sul Sinai leggi anche: Monastero di Santa Caterina e Monte Sinai;

Dahab, alternativa intelligente a Sharm;

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