Ambasciatrice di pace sulla portaerei Cavour

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Felicia Bongiovanni fotoIl soprano ambasciatrice di pace che canta Attila a bordo della nave da guerra…Il tour della portaerei Cavour imbottita di armi, solidarietà e buone intenzioni assume toni sempre più grotteschi. O almeno così appaiono ai nostri occhi alcune incaute autocelebrazioni che camminano sul filo del ridicolo tentando di conciliare lanciarazzi e buoni sentimenti all’interno dell’universo semantico che naviga attorno all’equatore insieme a questo pasticcio all’italiana.

Come il comunicato spedito ai giornali nei giorni scorsi in cui si esaltano i tre giorni della soprano Felicia Bongiovanni che il 17 gennaio a Luanda “canterà sulla portaerei Cavour nell’ambito della missione promozionale della Marina Militare sul sistema Italia in Africa”. La missione della Cavour è addirittura “storica”.

Ecco alcune perle. Leggetele come fosse un Cinegiornale dell’Istituto Luce

Saranno le arie verdiane di Attila e del Nabucco ma anche i testi di Freddie Mercury e le melodie più famose della tradizione della canzone classica italiana, napoletana ed internazionale ad ispirare il canto del soprano Felicia Bongiovanni sulla portaerei Cavour il prossimo mese (dal 15 al 19 febbraio) nell’ambito dell’impresa storica che vede il 30° Gruppo Navale della Marina Militare impegnato in un’importante missione umanitaria e di promozione all’estero del sistema Italia.

Sulla mastodontica nave che ospiterà le eccellenze imprenditoriali del nostro Paese, il 17 febbraio avrà infatti luogo la performance della cantante italiana che i palcoscenici e i critici internazionali già conoscono per la propria versatilità vocale e la commovente espressività, dimostrata in contesti differenziati e nell’interazione con generi musicali anche lontani dal mondo operistico. Si tratta dell’evento  più importante di tutto il programma ed avrà luogo subito dopo il cocktail d’onore che vedrà la partecipazione dei Ministri della Difesa italiano Mario Mauro e angolano Generale Cândido Pereira dos Santos Van-Dúnem, e di un selezionato pubblico.

Risparmiandovi il curriculum di Felicia Bongiovanni arriviamo al punto:

Non è un caso, dunque, che il soprano che spazia dall’immensa umanità espressiva di Madama Butterfly alle altissime vette del “mi bemolle” nei virtuosismi della Traviata abbia accettato di partecipare ad una missione che avrà tra i traguardi strategici legati alla sicurezza marittima, alla cooperazione e politica e alla politica estera, anche quello di portare assistenza umanitaria nei confronti delle popolazioni africane, avvalendosi delle ONLUS Operation Smile, Francesca Rava e delle infermiere volontarie della C.R.I.
Felicia Bongiovanni, ambasciatrice del Bel Canto all’estero, torna dunque a far conoscere la sua attività benefica e il valore culturale del Made in Italy proprio in Angola, dove nel 2011 portò per la prima volta la musica lirica tramite un’interpretazione al Teatro Nazionale che le valse una standing ovation del pubblico e dei Ministri dello Stato, una performance considerata da questi ultimi una storica prova della storica amicizia esistente tra l’Italia e la nazione africana.

Non ce ne voglia Felicia. Non ce l’abbiamo con lei: è una bravissima cantante lirica, presumo. Ma dobbiamo scegliere. O siamo il Paese che porta a bordo della portaerei una fiera itinerante delle armi o quelli che “portano l’assistenza umanitaria ai negretti e alle povere nazioni sottosviluppate”. Tertium non datur.

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