Arezzo e dintorni: una notte gratis e un mondo da scoprire
Iniziamo con la prima notizia: il Comune di Arezzo offre una notte per soggiornare in città. La seconda invece è che i dintorni di Arezzo sono una coacervo di storia, arte e natura tutta da scoprire, soprattutto in questo scampolo di estate caratterizzato dalla vacanze di prossimità.
Il Comune regala una notte
Per visistare Arezzo e dintorni non basta un giorno e per questo chi decide di prenotare almeno un pernottamento, ne avrà in omaggio un altro e un voucher per spostamenti in taxi e NCC, mentre coloro che decidono di rimanere in città per più giorni avranno in dono anche esperienze ed eventi.
Usufruire di ‘Extra Time’ è facile: basta compilare il form disponibile all’indirizzo https://extratime.discoverarezzo.com/ e richiedere un coupon omaggio che dovrà essere inviato alla struttura al momento della prenotazione. Iniziamo quindi il nostro viaggio ad Arezzo e dintorni.
La città ‘governata’ da Piero della Francesca
Non si può prescindere da Piero della Francesca se si visita Arezzo e dintorni. Ma per facilitare la cose seguiamo un ipotetico itinerario a piedi per scoprire una città poco svelata. Partiamo dall’Anfiteatro romano, tra via Crispi e via Margaritone. Fu costruito nel I sec. d.C. con pietra arenaria e laterizi e conteneva circa ben 8.000 persone, ma ne restano oggi solo pochi ruderi. Su una parte dell’Anfiteatro fu costruito un convento degli Olivetani, oggi Museo Archeologico fondato nel 1822 dalla Fraternita dei Laici. Ci si immette poi su Corso Italia, la via pricnipale e si arriva fino a Piazza Grande, resa famosa del film di Roberto Benigni, ‘la vita è bella’.
Piazza Grande, cuore di Arezzo
Piazza Grande è il cuore di Arezzo e una delle più belle piazze della Toscana, grazie alle costruzioni di epoche diverse che qui si affacciano come su un palcoscenico. La Piazza dalle forme irregolari, costruita su terreno in discesa, durante l’età comunale era il luogo del mercato e nel Rinascimento divenne il centro della vita civile della città. Piazza Grande oggi ospita due volte all’anno la Giostra del Saracino, la manifestazione storica che si tiene a giugno e settembre e rievoca l’antica competizione cavalleresca che risale al Medioevo.
Ritornando su Corso Italia e poco prima di salire sulla Fortezza Medicea si incontra la Casa di Petrarca, in Vicolo dell’Orto 28. Saliamo finalmnete sulla Fortezza.
La fortezza, simbolo di Arezzo
La Fortezza medicea si staglia sul Colle di San Donato, su un’altura di 305 metri di altezza. Si tratta di un famoso ed importante monumento architettonico che durante il XVI secolo costituiva una possente base militare difensiva all’interno della cinta muraria. Ed oggi è tornata ad essere uno dei vanti cittadini, punto di incontro grazie al parco circostante e meta di appassionati di arte, storia e cultura.
La maestosa cattedrale
Uscendo dalla fortezza si va nella Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, imponente costruzione gotica, avviata sul finire del Duecento la cui costruzione si è protratta fino all’inizio del Cinquecento. L’interno è diviso in tre navate da alti pilastri polistili, che assieme agli archi ogivali conferiscono all’insieme forte slancio ascensionale. Si rimane davvero colpiti di fronte alle vetrate a colori, in gran parte opera di Guglielmo de Marcillat ( XVI sec.). Nella navata sinistra si può ammirare il prezioso affresco di Piero della Francesca raffigurante la Maddalena.
Basilica di San Francesco
Usciti dal Duomo si torna di nuovo in centro città e si conclude il giro con la bellissima Basilica di San Francesco, all’interno dell’omonima piazza. Edificata a partire dalla seconda metà del XIII secolo, è un edificio in pietre e mattoni in semplice stile gotico. La sua costruzione fu terminata nel XIV secolo, mentre il campanile fu aggiunto nel XVI secolo. La Basilica è a una navata e racchiude uno dei capolavori di tutta la pittura rinascimentale, la Cappella Bacci con il ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce, dipinti da Piero della Francesca tra il 1452 ed il 1466.
Arezzo e dintorni: da Monterchi a Caprese Michelangelo
Ora, in un ipotetico giro in tondo, andiamo a scoprire i tesori nascosti nei dintorni della città.
Partiamo da Monterchi che dista circa 30 chilometri da Arezzo. Monterchi è famoso in tutto il mondo perché custodisce la Madonna del Parto, celebre affresco di Piero della Francesca cui è stato dedicato un Museo che ti consiglio assolutamente di vedere anche se non sei un grande intenditore d’arte come me.
Andiamo poi ad Anghiari, a soli 9 chilometri. Per la sua posizione strategica Anghiari rivestì un ruolo molto importante nel Medioevo. Il 29 giugno 1440, si svolse la famosa Battaglia di Anghiari, nella quale le truppe fiorentine sconfissero quelle milanesi, permettendo così a Firenze di assumere il governo della città. Il celebre affresco della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci, andato purtroppo perduto, fu commissionato proprio per onorare questa storica vittoria.
A soli 16 chilometri da Anghiari troviamo Caprese Michelangelo, paesino che ha dato i natali al grande artista Buonarroti il 6 marzo del 1475. Per la sua bellezza serena e appartata, lontana dai clamori del mondo, questa valle è anche stata definita ‘La piccola valle di Dio’. Al suo centro si trova il castello di Caprese, testimone della lunga storia del luogo: secondo una leggenda, Totila, il barbaro re degli Ostrogoti sarebbe qui sepolto, con il suo favoloso tesoro.
Arezzo e dintorni: da Poppi a Rocca Ricciarda
Lasciamo Caprese Michelangelo andiamo a Poppi che dista circa 40 chilometri. Il borgo medievale è inconfondibile per la presenza del grande castello dei conti Guidi che domina su tutto l’antico abitato e su buona parte del Casentino. Il paese, cinto ancora dalle sue possenti mura, si presenta al visitatore con una bella e interessante armonia architettonica che rende particolarmente piacevole la sua visita.
Da Poppi andiamo Rocca Ricciarda, minuscolo borgo situata su uno sperone di roccia a 937 metri d’altezza, luogo ideale per interessanti escursioni a piedi. E’ un nucleo di casette ben ristrutturate e tutte attaccate, divise soltanto da una stretto borgo abitato solo d’estate. I residenti sono dieci, gli escursionisti che si incontrano, molti di più.
Denise Faticante