Aspettando la notte di Eichmann

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“Eichmann. Dove inizia la notte”, una coproduzione tra Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile del Veneto, avrebbe dovuto debuttare lo scorso 14 gennaio nel capoluogo altoatesino per passare poi al Piccolo di Milano in occasione della Giornata della Memoria e proseguire il suo lungo tour nazionale. L’emergenza Covid ha mandato all’aria ogni programma, ma non le prove a cui ha assistito anche l’autore del testo, Stefano Massini che ha colto l’occasione per ringraziare la produzione: “Che in modo assolutamente meritorio, invece che piangersi addosso, si è rimboccata le maniche”.
“Eichmann. Dove inizia la notte” con la regia di Mauro Avogadro, è un dialogo teatrale di grande suggestione, in cui Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon, rispettivamente nei ruoli della filosofa Hannah Arendt e del gerarca nazista Adolf Eichmann, ripercorrono la tragedia della Shoah interrogandosi anche sul fragile confine tra il bene e il male.
Un dialogo chiaramente ispirato alla “Banalità del male”, il testo scritto da Hannah Arendt inviata a Gerusalemme dal settimanale New Yorker per seguire il processo ad Adolf Eichmann, il gerarca nazista, rifugiatosi nel 1945 in Argentina con documenti sudtirolesi intestati a Riccardo Klement rilasciati dal Comune di Termeno. Un processo che decise la condanna a morte di Eichmann per genocidio e la conseguente impiccagione eseguita il 31 maggio 1962.
Per il direttore del Teatro Stabile di Bolzano, Walter Zambaldi, la visita di Stefano Massini alle prove “filate” di “Eichmann. Dove inizia la notte” è un segnale importante: ”E’ la dimostrazione che si continua a lavorare e che tutto il lavoro fatto non può e non deve andare perso. Il periodo è avverso, ma lo spettacolo deve continuare ad esserci e i nostri progetti produttivi vanno portati a termine. Quello che il pubblico vede in scena è solo la punta dell’iceberg di un processo produttivo che dura anni e si declina in numerose fasi: dalla pianificazioni all’organizzazione, alle prove, un lavoro che si intensifica all’approssimarsi del debutto”.
Non possiamo quindi dimenticare chi sta lavorando dietro le quinte dello spettacolo: le scenografie sono di Marco Rossi, i costumi di Giovanna Buzzi, il disegno luci di Michelangelo Vitullo e le e musiche di Gioacchino Balistreri.
“Eichmann. Dove inizia la notte” andrà in scena non appena possibile, al momento l’incertezza regna sovrana, ma come ha giustamente sottolineato Stefano Massini: “Soltanto gli ottimisti, coloro che hanno continuato con ostinazione a credere nella forza del teatro verranno premiati. Alla fine questo meccanismo si rimetterà in moto e si capirà chi si è fermato e chi invece ha avuto il coraggio di investire nel teatro anche in questo periodo».

La foto è di Tommaso le Pera

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