Uruguay, la notte di un popolo in un libro

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Negli anni che hanno preceduto il golpe del 27 giugno 1973, la violenza attraversa l’Uruguay. Anahì, come tanti altri giovani universitari, si interessa di politica, si schiera dalla parte di chi difende la libertà e i diritti fondamentali, scende nelle piazze per denunciare i metodi repressivi del regime.

E’ la che racconta Anahì del mare. La dittatura in Uruguay, la notte di un popolo libro di Anna Milazzo patrocinato da Amnesty International (Infinito Edizioni, pag. 176, 13,00€), con prefazione di Massimo Carlotto.

Questa generazione pagherà il prezzo più alto per le sue idee. L’esperienza della prigione e della tortura spezza in due la vita e i ricordi di Anahì. In esilio a Firenze tenta di costruire una vita “normale” ma riuscirà a liberarsi delle ombre di un passato oscuro e rimosso soltanto tornando a Montevideo. Si intrecciano alla sua storia quelle di Marisa, Santiago, Luisa, Tomàs e molti altri protagonisti che compongono un affresco intenso e complesso di un popolo che con coraggio e ostinazione ha sfidato il potere efferato della dittatura. Un racconto che oscilla tra la suggestione del mito e l’impegno civile, tra un tempo soggettivo e quello della memoria storica. Un percorso personale, quello dell’autrice, per rivivere, affrontare e superare le ferite del passato.

Scrive Massimo Carlotto nella prefazione: “La sistematica violazione dei diritti umani non fu solo un metodo ‘necessario’ a eliminare l’opposizione ma un progetto politico scientificamente pianificato. Questa la tremenda verità dei pronunciamenti militari latinoamericani. La vicenda umana e politica di Anna Milazzo è un esempio emblematico di quello che accadde. Prima, dopo… durante. […]Anahí del mare ci narra la notte di un popolo ma alla fine della lettura la ‘luce’ di Anna inonda di senso l’intera vicenda. Anna ha vinto. A caro prezzo, certo, ma questo libro raccoglie mille e mille piccole vittorie. Anche delle persone che le sono state vicino in questi lunghi anni. Spero che Anahí del mare abbia il successo che merita. Spero che in tanti, tantissimi lo leggano. Spero che venga adottato nelle scuole. Che scuota coscienze, cha ravvivi memorie. Io lo porterò con me. Nella mia mente, nel mio cuore”. (Massimo Carlotto)

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