Endangered Species, il cambiamento climatico in un album jazz
Affrontare il tema del cambiamento climatico con le note del jazz. Esce il 18 gennaio su tutte le piattaforme digitali Bacàn Residency Project #1, il disco dell’ensemble Endangered Species registrato durante l’omonima residenza artistica svoltasi al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza nel settembre 2021, nell’ambito di un progetto promosso da Associazione Thelonius e Bacàn. L’album è composto da cinque brani originali composti ed elaborati dai giovani musicisti che hanno preso parte alla residenza. La session è stata registrata audio video e rappresenta il momento finale del progetto raccontato in un video storytelling dai protagonisti, raccolto sul sito di Bacàn, che si definisce «una startup che studia e sperimenta nuove metodologie progettuali ideando soluzioni innovative e sostenibili di produzione musicale».
Durante la residenza, sotto l’egida di due mentor, i jazzisti Michele Calgaro e Robert Bonisolo, i partecipanti hanno lavorato su arrangiamento e improvvisazione della loro musica originale e rielaborato il brano di Wayne Shorter Endangered Species, in italiano “Specie in via di estinzione” che, contestualmente a dare il nome al progetto, dimostra la sensibilità che da sempre il mondo del mondo jazz manifesta per la tematica ambientale.
Per intervallare le composizioni, infine, sono stati registrati dei momenti di improvvisazione libera ispirati alla suggestiva cornice dei colli Berici.
La track list
Exploited and Overshoot – Sean Lucariello tromba
Selva Salvifica – Thomas Lasca chitarra
Le Colline – Sara Simionato voce
Greenwasher – Daniele Patton batteria
Fishing in Ronc – Stefano Maimone basso
I testi sono di Sara Simionato. È chiaramente percepibile in tutti i brani, quanto la tematica della sostenibilità ambientale sia sentita dalle nuove generazioni e quanto la musica come medium riesca a farsi portatrice di messaggi attuali. Per fare qualche esempio, il brano di Sean Lucariello dal titolo Exploited and Overshoot, fa riferimento al concetto di Overshoot Day, il giorno dell’anno in cui l’umanità arriva a sovrasfruttare le risorse del pianeta; critico è anche Patton con Greenwasher che si rifà al neologismo “Greenwashing” a denuncia dell’ecologismo e ambientalismo di facciata.
La registrazione è avvenuta presso la sala conferenze del Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza. Uno spazio insolito è stato quindi riadattato a luogo di registrazione grazie all’installazione di uno studio mobile da parte del sound engineer Martino Cuman, che ha poi curato anche le fasi mix e master dei brani. L’ambiente è stato dunque parte integrante del progetto dando una dimensione di “live-set” alle registrazioni che sono testimonianza e restituzione pubblica del lavoro fatto dai musicisti durante i cinque giorni di residenza.
Nelle giornate di residenza, i giovani jazzisti hanno avuto anche l’opportunità di scoprire il territorio vicentino con due escursioni e di ricrearne successivamente le sonorità in una mattinata di sonorizzazione estemporanea delle sale museali.
L’iniziativa è stata realizzata dall’Associazione Culturale Bacàn e Scuola di Musica Thelonious grazie al bando dell’Assessorato alla Cultura “Vicenza Oltre il Covid: con la cultura si riparte”. Il supporto di Aquila Corde Armoniche e Fondazione Monte di Pietà in qualità di sponsor, ha contribuito alla sostenibilità del progetto.