Oslo e Copenaghen tra self check-in e rintocchi di campane

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Anche il Nord Europa può riservare piacevoli sorprese. Dopo Amsterdam, Atene e Berlino, ecco a voi le recensioni sugli alberghi di Oslo e Copenaghen.

Oslo e Copenaghen: non ci sono paragoni

Partiamo dalla capitale norvegese, città di 680.000 abitanti e meta “insolita” del turismo italiano. Notoriamente, chi decide di dirigersi verso la Scandinavia, lo fa, soprattutto, per ammirare le bellezze naturali, i fiordi o il sole di mezzanotte.

Di conseguenza, Oslo finisce per essere una semplice tappa di passaggio, anche perché da quelle parti il costo della vita è decisamente alto. Questo non toglie che si riescano a trovare numerosissime recensioni in italiano anche sugli alberghi di Oslo. L’offerta non è particolarmente vasta, ma quasi tutta di qualità, raramente si trovano alberghi con un voto inferiore all’8. Uno in particolare è particolarmente popolare, tanto da superare le 12.000 recensioni.

 

Oslo: costi contenuti e self check-in

Oslo e Copenaghen

Una popolarità dovuta, innanzitutto, a tariffe per stanza alla portata delle tasche dei turisti provenienti dall’Europa meridionale.

Un costo che si base anche sulla riduzione del costo del personale, tanto che è stato uno dei primi alberghi europei a dotarsi del “self check in“.

Un sistema che molti visitatori italiani non hanno apprezzato, tanto da commentare così: “”Non ci è piaciuta l’assenza di una effettiva reception con personale umano”, oppure “Persone alla reception si gentili se non riuscivi a fare il check in, ma per il resto nessun umano come staff”.

Chi non avesse letto con attenzione la scheda sull’hotel, probabilmente avrà immaginato animali più o meno domestici ad accogliere la clientela, i più fantasiosi persino robot futuristici. Più semplicemente, il check in viene svolto senza assistenza del personale, tramite un apposito schermo computerizzato. Una “tecnica” diffusasi largamente in tempi post-Covid.

Tornado agli umani, va sottolineato come i costi di Oslo tengano lontani i nostri connazionali dall’abuso d’alcol e ricordato come la capitale norvegese non sia nemmeno una lontana parente di Amsterdam.

Oslo, “è colpa della grate”

E’ quindi difficile comprendere il senso di certe recensioni: “Per arrivare al nostro appartamento abbiamo dovuto fare un po di strada e purtroppo per colpa delle grate presenti abbiamo fatto confusione”.
Cosa avrà voluto dire? A quali grate si riferisce? E perché una coppia che ha soggiornato in un hotel del centro si è lamentata del fatto che “Non c’è modo di fare una passeggiata breve”? Cosa glielo impediva? Dubbi irrisolvibili.

C’è poi chi si è sbizzarrito in una sorta di filastrocca “Avevo chiesto una camera al quarto piano, ma mi hanno dato una camera al terzo piano che e’ in realtà’ un secondo piano perché’ il primo piano e’ il piano terra“. Un altro ancora ha preferito uno stile davvero particolare: “Praticamente non mi è piaciuto tutto! A mio parere anche se dovessi tornare a Oslo è la prima struttura che eviterei!”.

Prima di passare a Copenaghen, chiudiamo con un mistero che speriamo possa essere risolto da qualche lettore. Un nostro connazionale si è lamentato della costruzione della doccia presente nella stanza che lo ospitava: “Magari i piani delle docce un po’ più siliconati sennò si esce e ci si sguincella le ciabatte”. Ecco, digitando “sguincella” su Google sono usciti zero risultati. Deriva da “sguincio”? Qualcuno può aiutare noi e il motore di ricerca più utilizzato al mondo a risolvere il mistero?

 

Copenaghen: le tariffe sono più alte

Copenaghen

Trasferendoci un pelo più a sud, la capitale danese ha un’offerta molto più vasta di Oslo, ma, almeno stando ai voti sul solito portale per la prenotazione alberghiere, di minore qualità. I prezzi di Copenaghen, invece, non sono tanto lontani da quelli norvegesi e per una volta ci siamo concentrati su quelli con le tariffe più alte.

Anche in questo caso, non sono mancate le sorprese. Che dire di un appartamento da oltre mille euro a notte che ha ricevuto solo sei recensioni di cui due sottolineavano la mancanza di acqua? Il voto largamente insufficiente ne è la logica conseguenza. Ma chiudiamo con la recensione di un hotel da oltre 300 euro a notte recensito da un cliente molto, molto, molto preciso: “Sono molto arrabbiato perché mi hanno dato un appartamento al 4 piano senza ascensore, con delle scale strette e ripide, non mi era stato comunicato né segnalato, viaggiando in 5 con figli piccoli è stata una tragedia. L’appartamento è molto rumoroso, nonostante il quarto piano, si sentiva tutto ciò che accadeva fuori in strada. Tutte le mattine alle ore 08:00 suonano le campane della chiesa di fronte per 4 minuti, non è colpa dei proprietari dell’appartamento ma è devastante, sembra di averle in camera. come ho detto la casa è nuova, ma in ogni porta hanno fatto un rialzo di 3 cm dello stesso parquet, quindi ideale per spaccarsi le dita dei piedi, ma come si fa…. Comunque la consiglio per la posizione e come è stato ristrutturato, ma fatevi dare un appartamento con ascensore”.

Tutti coloro che sono abituati a cronometrare la durata dei rintocchi delle campane e a misurare i rialzi dei parquet sono adeguatamente avvisati. Chi vuole intendere… in tenda, gli altri in hotel.

 

Massimiliano Boschi

Ti potrebbe interessare