"Rive, piere, casère": a Treviso il "popolo delle colline" nelle foto di Arcangelo Piai e Corrado Piccoli

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Ultimo fine settimana di apertura, negli spazi Bomben di Treviso, della mostra Rive / Piere / Casère e il popolo delle colline, a cura di Miro Graziotin, con fotografie di Arcangelo Piai e Corrado Piccoli, organizzata in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche. La mostra è aperta fino a domenica 18 dicembre 2022, il giovedì e il venerdì ore 15-19, sabato e domenica ore 10-13, 15-19. Ingresso libero.

Nell’esposizione e nel libro omonimo (pubblicato da Antiga Edizioni), esito di cinque anni di “cammino” e di lavoro a partire da una ricerca dedicata alla collina e in particolare ai borghi investiti dal fenomeno “Prosecco” nella Valdobbiadene, «Arcangelo Piai e Corrado Piccoli raccontano, con la forza pacifica e creativa della luce», spiega Miro Graziotin, «il tramonto, definitivo?, di una cultura figlia di una civiltà che, data per morta, mostra tuttavia nei lacerti collinari un’inesausta vitalità ai limiti della resistenza».

«Camminando per queste distese asperità accompagnati dalla perticazione di Carlo Rubini e dal complice censimento di Daniele Ferrazza – prosegue Graziotin – si percepiscono i battiti del cuore di questa terra che, come la sua gente, è inquieta e in cammino. E in questa Valdobbiadene il viandante li incontra nei girapoggio, sui crinali, sui pianori… ovunque casèi e casère; muti edifici che trasudano storia, nella solitaria postura dell’abbandono; in quelle seconde case si sono consumate vite tra le rive e le vigne nelle terre alte del Prosecco. Varcati quegli usci ci vengono incontro i cascami di una civiltà che per assuefazione definiamo contadina; ma ciò che traspare dalle penombre sono i simulacri di una civiltà senza aggettivi, forgiati da un’umanità industriosa e resistente nel fluire secolare di fatica e di mestieri».

Le immagini non pretendono di dare risposte, né hanno l’intenzione di denunciare un degrado e un abbandono che può essere percepito piuttosto come una nuova opportunità. Scrive Luigi Latini, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche, nelle note introduttive al volume: «Questo libro giunge in un momento significativo per il paesaggio di queste colline; scava e s’interroga sul destino di un mondo in piena evoluzione, e in sintonia con i tratti di inquieta e perseverante dedizione che segnano, nella storia della Fondazione Benetton, le molte ricerche svolte sul paesaggio veneto e la sua gente. […] Partendo da ambiti di lavoro diversi, ogni volta si è guardato, come fa questo libro, al paesaggio contemporaneo come realtà in divenire. […] Riconoscere il valore di un momento di abbandono è il primo atto di un pensiero paesaggistico propositivo, che non tace sui punti di conflitto per salvare l’immagine rassicurante di una pretesa autenticità. […] Scorrendo le immagini di questo libro, che parlano della “pienezza del vuoto” e dello spessore di silenzi, trovo conferma di quanto sia importante uscire dalla banalità delle evocazioni nostalgiche, dalle manipolazioni commerciali, riflettere sui segni di questo abbandono e sulla necessità di inventare le regole di un costruttivo “ritorno”».

Fotografie di Arcangelo Piai e Corrado Piccoli

Fotografia di Arcangelo Piai e Corrado Piccoli

Nelle sale affrescate degli spazi Bomben sono in mostra una settantina di fotografie, in un percorso espositivo articolato in tre sezioni, “I luoghi, le cose e un po’ gli uomini”, ognuna delle quali focalizza lo sguardo su uno dei tre aspetti al centro dell’indagine: le geografie di una piccola parte del territorio delle Colline del Prosecco, le strutture (casèi e casère) che lo punteggiano e hanno contribuito a plasmarlo, le donne e gli uomini che ancora lo abitano, lo vivono e se ne prendono cura.

Un video di 8 minuti dà voce al popolo delle colline, ad alcuni tra coloro che hanno scelto di restare, o di tornare, «non per sollecitare l’indugio nostalgico, ma per descrivere la fierezza discreta di chi alleva futuro con la fatica e la passione che solo la terra può esigere con inusitata intensità».

Info

Rive / Piere / Casère e il popolo delle colline, mostra a cura di Miro Graziotin con fotografie di Arcangelo Piai e Corrado Piccoli organizzata in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche.
Aperta fino a domenica 18 dicembre, gio-ven ore 15-19, sabato e domenica ore 10-13, 15-19.
Spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso.
Ingresso libero.
Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, http://www.fbsr.it, fbsr@fbsr.it.

In copertina: fotografia di Arcangelo Piai e Corrado Piccoli

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