Viaggio in Transmongolica

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Ci sono tanti motivi per leMauro Buffa autore di Sulla Transmongolicaggere tutto d’un fiato “Sulla Transmongolica“, il libro di Mauro Buffa, naturale sequel di “Sulla Transiberiana”. Il fascino di un continente attraversato in treno, il mondo misterioso che si spalanca attraverso il procedere lento ma inesorabile sulle rotaie, gli incontri e i piccoli squarci di storia sconosciuta, l’approdo in una Mongolia selvaggia e pura così lontana fortunatamente da quella Tabula rasa elettrificata cui tentò di trasformarla la dominazione sovietica

(Sogno Tecnologico Bolscevico
Atea Mistica Meccanica
Macchina Automatica – no anima
Macchina Automatica – no anima
Ecco la Terra in Permanente Rivoluzione
Ridotta imbelle sterile igienica
Una Unità di Produzione).

Mauro affascina, nel suo scrivere semplice e diretto, perché portatore sano di un turismo allo stesso tempo etico ed avventuroso, intellettualmente onesto e audace, mai scontato. Tra tutti i motivi per cui leggere Sulla Transmongolica (ediciclo editore) quelli che maggiormente prediligo sono:

1) il continuo confronto richiamo tra il mondo pastorale mongolico con quello delle nostre Alpi. Modelli economici a confronto. La gher mongolica versus il maso, i cambiamenti degli ultimi cinquantanni a mezzo mondo di distanza. Quante bestie servono per far vivere un allevatore?

2) La descrizione del monumento ai caduti in Afghanistan di Ekaterinburg : “dietro la statua fanno corona delle conifere. Il soldato sembra seduto nella radura di una foresta anziché nella centrale piazza Sovetskoj Armii”.

E’ una recensione strana, spuria: ma non ha senso che vi scriva un riassunto degli oltre 9000 km in treno tra Mosca e Pechino, delle ombre di Gengis Khan e dell’entrata in Cina. Se non che vale la pena di leggerlo.

AND

Leggi di Mauro Buffa: Il viaggio delle badanti, A Yalta e Odessa dal Mare

Sulla Mongolia: Storie di cavalieri e di gher

 

 

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